Le elezioni secondo Adriana Lodi

Dopo i risultati elettorali di Bologna abbiamo intervistato Adriana Lodi, una donna, un politico, una persona che ha dato molto ai nidi d'infanzia. Qualcuno l'ha definita la mamma dei nidi. Un appellativo appropriato dato che dal suo
impegno si deve l'apertura della prima scuola d'infanzia in città e ancora più importante, la legge nazionale 1044 che tutela tutt'oggi il funzionamento del servizio in Italia.

Cosa pensa di questa vittoria elettorale? 
Ma cosa devo pensare? Penso bene. E' stato un risultato incerto e difficile fino alla fine.
Difficile?
Si difficile. I precedenti purtroppo non erano dei migliori. Il risultato è stato influenzato anche dall'ex-sindaco Del Bono che ha creato disagio e malcontento. Hanno pesato 15 mesi di commissariato. Sono stati e sono tempi difficili politicamente parlando.
Quindici mesi, almeno per ciò che riguarda il comitato genitori di non ascolto, di non confronto. Lei crede che le difficoltà economiche possano spiegare esaurientemente i tagli adoperati sul fronte asilo e scuola in generale?
No. Ho visto il bilancio presentato dalla Cancellieri e credo, come sempre in queste occasioni, che con la crisi si tenda a giustificare azioni anche clamorose. Intendo dire, quando si presenta un bilancio contano i numeri è vero, ma contano anche le priorità. Bisogna fare delle scelte, scelte precise, quindi si mettono in fila le necessità e si parte da lì per far quadrare i conti. Tagliare sui nidi è una delle azioni che ho visto fare o cercare di fare, più spesso. Dietro il taglio c'era sempre la crisi ma anche in crisi esiste la possibilità di scelta.
Cosa pensa delle scelte del neo sindaco Merola a proposito dei nidi. Solo negli ultimi giorni si è impegnato a mantenere il servizio pubblico attuale come tale. Un volta gabbana? Una promessa da elezioni? 
No. Credo invece che proprio qui stia il suo più grande merito. Sono in molti a criticare questo cambiamento e invece questo si chiama coraggio. Il coraggio del vero politico: cambiare idea in corso d'opera. Merola ha maturato un profondo ascolto in questa campagna elettorale, un ascolto sopratutto nei confronti della donne. Ha capito che la questione dei nidi era un'esigenza forte tra i cittadini e ha deciso di fare una scelta. Per fortuna si cambia idee! La politica non può essere un'idea granitica sempre uguale a se stessa. Voi del comitato genitori avete lavorato bene e il risultato raggiunto è un ottimo risultato.
Adriana Lodi in questo difficile momento per il servizio nido non si sente di dover lottare ancora una volta per il loro mantenimento?
Intanto sto lavorando ad un articolo che verrà presto pubblicato sull'Unità, presto, quando avrò finito. Il discorso si incentra sulla storia dei nidi ma anche sull'economia del servizio. Le varie fasi che ha attraversato la politica economica sulla gestione dei servizi, con prelievi diretti dalle tasche dei lavoratori, finanziamenti delle comunità europea e molto altro. Lo studio è in preparazione, devo trovar conferma con dati. Sicuro è che il nido è un argomento che coinvolge molte realtà, e non ultimo, ricordiamolo l'educazione dei bambini.
Sto pensando ormai da vario tempo di creare un incontro politico per ragionare sul futuro del nido partendo da Bologna. Per sviscerare storia, attualità, proposte politiche e alternative. Lei sarebbe disposta a partecipe?  
Mi sembra una proposta interessante e certo importante. Perché il nido è un argomento che coinvolge molte realtà, politiche, economiche, sociali e non ultimo, ricordiamolo l'educazione dei bambini.