Ristutturazione del roselle? L'ingegnere Andreon risponde















Qual'è la salute del nido Roselle? Questa la domanda fondamentale dei genitori rivolta all'ingegnere Fabio Andreon dei lavori pubblici del comune. La risposta all'incontro di ieri è stata articolata e interessante. Punto primo. Il nido non è pericoloso per la
sicurezza di nessuno. Così sono state spazzate via le preoccupanti dichiarazioni della Cancellieri, che durante un incontro con i genitori aveva così motivato la rapida chiusura della struttura. Procediamo nella vicenda che è complessa. Ad oggi non esiste una perizia tecnica, lo apprendiamo sempre dall'ingegnere chiamato a rispondere. Gli interventi da apportare? Adeguamento sismico, infiltrazione del coperto e altri minori interventi all'impianto idrico. I lavori preventivati secondo l'ultimo piano economico firmato dalla Cancellieri? Demolizione e ricostruzione dell'intero stabile. Perché demolire? La struttura del '73 è stata progettata e realizzata per durare circa 40 anni. Oggi che i 40 sono quasi trascorsi, lo stabile deve essere reso idoneo all'accoglimento dei bimbi anche secondo le ultime norme di adeguamento sismico. Non conviene adeguare lo stabile e non demolirlo? No, i costi non sarebbero comunque competitivi. Dopo essere venuti a conoscenza di tutti questi fatti una domanda rimane: come mai tanta fretta? Domanda che resta sospesa e che solo la classe politica potrà rispondere. Non si sa cosa succederà a breve. Il sindaco in carica ufficiale solo da ieri, si è preso tempo per valutare più approfonditamente la situazione e ha fissato un appuntamento per la metà di giugno. Sarà possibile accordarsi con le richieste dei genitori? La richiesta base rimane: fateci finire il percorso educativo cominciato dai lattanti. Ciò che è quasi certo è che bimbi ed educatori, quando sarà, sarà, verranno trasferiti al “vecchio” Giovanni XXIII. Una struttura pensata come centro anziani poi passata a spazio jolly per ospitare alunni in transito. Fino a quest'anno infatti sono accolti i bimbi del Rizzoli, nido chiuso e trasferito lì, prima ancora ha ospitato un'altra scuola.
Alti fatti emersi.
Primo. La competenza e l'impegno sociale dei genitori del Roselle. In questa difficile discussione non si è sfiorato l'argomento aumento della tariffa, non ci sono state lamentele sul disagio personale. Per molti dei presenti a breve la questione non sarà più neanche un problema vissuto in prima persona, avendo i bimbi iscritti all'ultimo anno, ma l'interesse al Roselle rimane altissimo.
Secondo punto che si pone all'attenzione: le parole dell'ingegnere. Allargando lo sguardo alla situazione generale spiega: “Con le attuali risorse economiche ipotizzo che i nidi che necessitano adeguamenti strutturali e che non ricorreranno al project financing si dovranno rattoppare alla bene e meglio, perché di soldi non ce ne sono” Parole che potranno essere smentite, confermate, valutate o quant'altro, dalla classe politica con nuovi investimenti nel settore.