Scuola d'infanzia: si cambia contratto











Bologna. Nuovi disagi in vista sul comparto nidi e scuola. Settimana scorsa l'assessore Pillati ha confermato la volontà e la disponibilità dell'amministrazione ad assumere oltre 150 insegnanti. La notizia è buona anzi eccellente in un panorama nazionale in cui di assunzioni non si fa cenno, in nessun dove, men che meno, nel pubblico. Ma come vociferato da tempo e da molti, i nuovi contratti saranno diversi da quelli già stipulati.

Per cui le nuove maestre avranno un contratto per Ente Locali e non più un contratto scuola. Detta così sembra un passaggio da poco ma lo scenario di preannuncia di difficile gestione. Due anni fa era stata ventilata questa prospettiva. C'era il Sindaco e c'era il personale; il clima era a dir poco bollente. Ma andiamo per ordine e tappe rispetto annuncio dell'assessore. A breve si fisseranno i concorsi da superare, ad oggi sono state pubblicati i nomi del personale che avranno diritto ad accedere al concorso. Di assunzioni si parlerà molto più avanti. E anche se l'iter sarà ancora lungo, fin da subito i sindacati esprimono contrarietà e si organizzano per capire come muoversi non escluse le vie legali. A lanciare l'allarme è l'Adi (associazione docenti italiani). La portavoce Alessandra Cenerini racconta: "Da anni denunciamo come Asp prima, e istituzione poi, non siano soluzioni migliorative Ne abbiamo avuto la dimostrazione rispetto a molte altre questioni. Cambiare i contratti alle nuove assunte non è una decisione che dipende dalla normativa e non è una scelta dettata dal risparmio. Il contratto Enti Locali ha circa gli stessi costi per l'Amministrazione."
Cgil, cisl e uil si muovono compatti e con contrarietà per gli stesso motivi.“La questione che sta vivendo Bologna è già stata vissuta in altre città” sottolinea Francesca Ruocco Flc Cgil. Le città a cui si fa riferimento sono Firenze e Verona, che sebbene con storie diverse, hanno dimostrato come sia stato difficile modificare i contratti e come questa modifica abbia portato anche a dispute legali, peraltro vinte dai lavoratori. "Avere diversi contratti presenta non poche criticità. Intanto si acuisce la disparità tra i lavoratori di vecchia data e i nuovi assunti. Ma presenta anche difficoltà organizzative. Come far coesistere contratti diversi che hanno orari diversi?" Ci si riferisce alle ore frontali, quelle passate con i bimbi, che sono diverse a seconda dei contratti. “Se è vero che in tante parti d'Italia le insegnanti hanno contratti Enti è anche vero- continua la Ruocco- che Bologna vantava scuole di grande qualità e servizi eccelsi da cui gli altri prendevano spunto. Oggi Bologna segue ciò che si decide altrove e nemmeno per rispettare la normativa ma in base, secondo ciò che c'è stato detto all'ultimo incontro con l'Amministrazione, per pressioni generiche" Ad ogni modo il 12 dicembre lo sciopero generale assumerà anche questa connotazione su Bologna. Il giorno prima l'undici l'Adi si riunirà per capire come muoversi. La domanda è: si riuniranno in una lotta comune? I lavoratori si muoveranno su questo fronte o gli basterà l'assunzione? Chi farà maggiormente le spese da questo nuovo? Ci auguriamo che non siano i bambini.