Vuoi il nido? 850 Euro grazie

Can131














Succede il 15 settembre in Val D'Aosta: Si aumenta la retta e si calano le educatrici. Si approva a maggioranza la delibera in cui si aumentano le rette fino a 850 Euro mensili e si aumenta il rapporto educatore-bimbo da 1:6 a 1:8. Anche ai coordinatori seguono la stessa strada, amentando il carico di lavoro, da 30 bambini, passano a 45. Qualcuno scrive che la VDO non è un paese per bambini, ma si dovrebbe aggiungere, che non è  nemmeno un paese per vecchi, infatti anche i servizi per anziani aumentano. Antonio Fossan Assessore alla salute e politiche sociali dichiara "che si devo fare scelte precise a fronte di una situazione economica davvero gravosa" I nidi sono un costo cospiquo e secondo i dati dell'Amministrazione Pubblica hanno un costo medio di circa 1200 euro mensili per bimbo. Un costo del resto in media con quello di tante altre regioni e anzi, piuttosto contenuto, se si considera che qui i nidi hanno un'apertura media davvero ampia: dalle 7,30 del mattino alle 18,30 di sera per cinque giorni la settimana. Gli aumenti comunque non passano inosservati e pochi giorni dopo, educatori e genitori, si radunano sotto palazzo regionale. Arrivano da molte parti della regione in segno di protesta, con stricioni passeggini carichi e una petizione lunga e dettagliata che racconta, come facile immaginare, quante difficoltà questo aumento crei e quanta preoccupazione possa destare questo impoverimento della qualità. La petizione accolta e promossa anche dal Movimento 5 Stelle raccoglie in pochi giorni oltre 1000 firme. Intanto Giovan Battista De Gattis rappresentante dell'associazione CittadinanzaAttiva evidenzia come: già prima degli aumenti la VDA avesse tra le rette tra le più care del paese, con tariffe medie di 440 Euro mensili. L'aumento, è da dire, è stato equo e si è distribuito su tutte le famiglie: chi ha un isse di 6mila euro l'anno prima pagava 150 Euro, oggi ne paga 250, mentre chi ha un isee di 42 mila prima pagava 600 euro, oggi aariva a pagarne 850. In regione attualmente ci sono 29 nidi, dei quali 24 sono pubblici, due sono aziendali e 3 privati. Si garantiscono così 752 posti pubblici e 43 in gestione privata. Oltre ai nidi si affiancano i 15 gardenier d'enfance (che hanno aumentato la retta a 400 euro mensili), sei spazi gioco e 36 tate famiglia. Quanti ne rimarranno dopo questi aumenti?