Roma: il latte di mamma arriva al nido



Portare il latte materno al nido: è quanto potrebbe accadere negli asili nido di Roma. Questo permetterebbe alla mamme di non smettere di allattare e di evitare il ricorso al latte artificiale anche con il rientro al lavoro e l'ingresso dei piccoli al nido. Portato al nido all'interno di contenitori sigillati il latte materno sarà somministrato ai piccoli dalle educatrici senza nessun costo aggiuntivo per le amministrazioni. In realtà in alcuni asili della capitale questo accade già ma presto la possibilità di somministrare il latte materno verrà estesa a tutte le strutture, comunali e convenzionate, della città.  La delibera a firma della consigliera Pd e neomamma Michela Di Biase è stata approvata dalla commissione scuola e sarà sottoposta al vaglio del consiglio comunale. In seguito un protocollo tra il Comune e l'Asl detterà le norme igienico-sanitarie. 
Il procedimento può essere così riassunto: la mamma tirerà il latte con il tiralatte, lo riporrà in un contenitore sigillato su cui apporrà data e firma, lo porterà al nido e lo consegnerà alle operatrici  a cui spetterà il compito di metterlo in frigo e scaldarlo con lo scaldabiberon prima di darlo al bambino.  Per le operatrici ha spiegato la consigliera “non c’è nessun aggravio del lavoro, anzi: ci sono molti meno passaggi rispetto alla preparazione e somministrazione del latte in polvere”.

La notizia, riportata nei giorni scorsi dall'agenzia Dire , sarà sicuramente gradita alle mamme che  non vogliono ricorrere al latte artificiale.  La delibera romana arriva a poca distanza dal Position Statement sull'Allattamento al seno e uso del latte materno/umano  sottoscritto da cinque società scientifiche: Società Italiana di Pediatria (SIP), Società Italiana di Neonatologia (SIN), Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (SICuPP), Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) e Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP). Dal documento emerge cheoltre il 90% delle mamme italiane allatta al seno, anche se non in maniera esclusiva, nei primi giorni di vita. La percentuale dei bambini allattati al seno scende al 77% dopo le dimissioni dall'ospedale e si abbassa al 31% al quarto mese di vita. Solo il 10% delle mamme prosegue l'allattamento oltre il sesto mese.
Il documento nasce per fornire linee guida condivise ed incoraggiare l'allattamento. Allattamento che come è noto presenta importanti vantaggi per la salute della mamma e del bambino. Vantaggi che si riflettono anche sulle casse dello stato: gli esperti stimano che ogni bambino non allatto costi al servizio sanitario nazionale circa 140 euro in cure ambulatoriali ed ospedaliere