Roma: più bambini e meno nidi

Onda Gialla











Torna alla ribalta Onda Gialla (l'associzione di nidi in convenzione romani) e lo fa con un comunicato graffiante che assomiglia ad un urlo disperato. Pur non volendo drammatizzare i toni, la situazione è palesemente difficile. Cosa succede a Roma? In fin dei conti sta succede quello che sta accadendo in tutt'Italia: le
domande crollano e i nidi chiudono. Qui però ci sono tanti fattori da sottolineare e denunciare perché non possiamo mettere tutti i crolli di domande e le chiusure dei nidi, sotto il comodo cappello della crisi. A Roma la crisi c'è, ed è vero, ma è anche vero che le rette quest'anno sono aumentate (e non di poco), è anche vero che i criteri per accedere alle iscrizioni si sono complicati, è anche vero che la convenzione con il CAF che favoriva l'inoltro delle domande è venuto meno...e in ultimo, è anche vero che solo nel  X distretto: ci sono 224 posti vuoti a fronte di un incremento di nascite. C'è qualcosa che non va. Ma le proteste di Onda Gialla si concentrano rispetto ad un'altra questione: rispetto alla riapertura del bando. O meglio, rispetto alle modalità con cui lo si riapre. I bimbi che verranno  richiamati sono quelli in lista d'attesa, che sono solo 23. Insomma questo nuovo bando non ha nulla di efficiente perché fin da qua si capisce che non servirà a ristabilire una situazione drammatica. I gestori del privato chiedono un bando aperto a tutta la capitale per tentare di riempire quei 224 posti vuoti. I gestori privati hanno tante difficoltà, ne abbiamo già parlato a più riprese, e dopo essere stati aperti con grande slancio anche sotto l'impulso del sindaco Veltroni, qui come altrove, stanno chiudendo. E la politica nello scorrere di questa storia non fa una bella figura. E se qualcuno pensasse : "Va beh tanto son privati" si sbaglia...i servizi in convenzione dovrebbero essere un bene comune, e certo sono un costo per l'amministrazione pubblica e di conseguenza un costo anche per i cittadini...Intanto Marino se n'è andato, di Alemanno ci siamo già scordati e nel mentre i bambini stanno a casa con i nonni o peggio trovano posto in servizi abusivi che hanno rette di 200 Euro...le rette che dovrebbe garantire il pubblico (convenzione o meno) con ben altra qualità. Ricordiamo che Onda Gialla ha lanciato una petizione a salvaguardia dei servizi che potete firmare qui.