Scuola dell'Infanzia e Buona Scuola : in una petizione i dubbi e le richieste dell'Associazione Nazionale Docenti

foto petizione Associazione nazionale docenti


Uno sguardo critico nei confronti della Buona Scuola e una forte preoccupazione per il futuro della Scuola dell’infanzia statale. Sembrano essere questi i motivi principali che hanno spinto l’Associazione nazionale docenti a promuovere una petizione, rivolta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’istruzione Stefania Giannini per chiedere che venga “salvaguardata la specificità della scuola dell’Infanzia quale istituzione scolastica statale”.

Le richieste dell’associazione muovono da una serie di considerazioni intorno alla delega prevista dalla legge 107 per il segmento 0-6.  La legge approvata lo scorso luglio inserisce la scuola dell’infanzia all'interno del sistema integrato 0-6 e in questo – secondo l’associazione – si celerebbe il rischio di snaturare la scuola dell’infanzia che cesserebbe di essere il primo segmento del percorso scolastico per fare spazio ad una visione assistenziale volta essenzialmente alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei genitori.

Il “cambio di prospettiva” che si vuole imporre alla Scuola dell’Infanzia è evidente: da scuola con al centro il bambino e i suoi poliedrici bisogni cognitivi, affettivi, relazionali, estetici, etici, a mero servizio di assistenza ai bisogni delle famiglie” si legge nel testo.  A preoccupare i promotori della petizione c’è anche il futuro professionale dei docenti della scuola dell’infanzia statale e il dubbio che la nuova normativa porti la scuola dell’infanzia statale a perdere “la propria identità faticosamente costruita dal 1968 ad oggi”.  Nel testo della nuova legge, inoltre, i docenti dell’Associazione nazionale docenti vedono “uno strappo” della scuola dell’infanzia dagli altri ordini di scuola e non nascondono il timore che questo “possa avere ripercussioni su tutto il percorso scolastico seguente”.


Tra le richieste figura anche l’introduzione dell’ obbligo di frequenza dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e il potenziamento degli organici.