Controlli nei nidi: preventivi e senza telecamere






 


“E’ mia intenzione individuare e mettere in atto degli strumenti efficaci al fine di far emergere i  cosiddetti eventi ‘sentinella’ che permettano di evidenziare possibili situazioni di rischio, nell’ambito di quelle strutture, dove gli operatori lavorano in stretto contatto e al servizio di persone in condizioni di fragilità quali bambini, anziani, persone non autosufficienti” Lo dichiara l’assessore al Reddito di autonomia e inclusione sociale della Regione Lombardia, Francesca Brianza. L'assessore, che rilascia l'informativa sul sito delle regione, non indica possibili tempi di realizzazione, o modalità di gestione, ma fa riferimento a modelli del mondo anglosassone. L'idea generale è quella di "Prevede l'esistenza di organi di controllo incaricati di valutare indicatori standard l’efficienza e l’efficacia della risposta ai bisogni educativi e, più in generale, il benessere degli utenti”. E' la prima volta che un politico annuncia  controlli nei nidi (e non solo) rispetto a quelli che già dovrebbero essere effettuati ( e non sempre lo sono) non  solo con il semplice uso di telecamere, ma realizzati tramite personale formato e responsabili di una procedura organizzativa apposita duratura e permanente.