Senza nido
















Cronaca cittadina. Pescara offriva un sistema misto pubblico e privato che accoglieva la maggior parte delle domande. Oggi invece ci sono tanti bimbi in lista d’attesa e senza possibilità di accedere ad un nido. Cosa è successo? Il progetto Un nido per tutti è stato cancellato dall’attuale giunta, guidata dal sindaco Marco Alessandrini, ed è stata approvata la legge regionale che ha complicato tutto. "Durane il nostro mandato- racconta Guido Cerolini coordinatore cittadino di Forza Italia e assessore con la giunta precedente- per aiutare i genitori a sostenere le spese del nido, abbiamo avviato delle convenzioni con il progetto Un nido per tutti". Al cambio di giunta la convenzione non è stata rinnovata e a settembre 2016 110 bambini si sono ritrovati in cerca di un posto. "Interrompendo le convezioni- racconta ancora Cerolini- si sono danneggiate tante famiglie. Chi è fortunato riuscirà a pagare rette per intero, altri sono in cerca di soluzioni di tamponamento. Affidano i figli ai nonni o a alla babysitter". Ieri il forzista in commissione ha avanzato delle proposte per rilanciare di Un Nido Per Tutti fin da gennaio. La lista dei bambini nel mentre è scesa da 110 a circa 70 fuori asilo.  Ma oltre al mancato sovvenzionamento c'è un altro grande problema. Nel 2014 è stata approvata la nuova legge regionale che stabilisce le linee guida e gli standar a cui i servizi si devono adeguare per l’accreditamento e il convenzionamento. Approvata la legge molti nidi, che non erano adeguati, hanno chiuso i battenti. "Erano 12 i nidi a cui i cittadini potevano accedere, scegliendo il nido più comodo. La retta del privato era la medesima del nido comunale la differenza, la metteva lo stesso comune”. Con la legge regionale tutto è cambiato, il sistema si è tanto complicato a tal punto che i bambini fuori dal nido, i gestori sono in sofferenza. Speriamo che in una situazione tanto difficile non proliferi l’abusivismo che in tante realtà abbiamo incontrato.