Nuove economie al sistema scolastico integrato

BolognaNidi














Cronaca bambina. “Nella legge di stabilità 2017 si prevede l’utilizzo dei fondi europei anche per le scuole paritarie” Spiega il Ministro Valeria Fedeli durante la presentazione del diciannovesimo rapporto sulla scuola cattolica in Italia. Nelle regolamento dei finanziamenti europei è stata inserita anche la scuola paritaria prima esclusa da questi finanziamenti. Questo passaggio di risorse arriva in un momento molto delicato per le scuola private cattoliche ma secondo i relatori del convegno non sarà l'unica modifica possibile affinché il sistema possa migliorare. Intanto si parte dai soldi.

Il sistema integrato avviato dal 2000 Al convegno è stato invitato anche l’ex ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer, “padre” della legge sulla parità 62/2000 legge che per la prima volta riconobbe la scuola paritaria come scuola pubblica. “In Italia non c’è la scuola di Stato o la scuola cattolica: prima di tutto c’è la scuola- ribadisce l'ex Ministro- Istituire una scuola paritaria è un diritto e non una facoltà, né tanto meno una concessione dello Stato”. 
Il Ministro Valeria Fedeli “Il valore della parità è particolarmente importante. Stiamo facendo un lavoro comune sulla stessa qualità di percorso formativo e riconoscimento titoli all’interno di contenitori differenti. Il pluralismo va inteso in questo modo”. Il prossimo 21 novembre, annuncia il Ministro, verrà presentato un nuovo patto di corresponsabilità educativa tra scuola, famiglia e società.  
Il sistema integrato chi comprende? Il sistema integrato comprende oltre ad alcune scuole private, molte delle quali cattoliche, anche le scuole d'infanzia a gestione comunale. Queste scuole pur essendo a gestione pubblica rientrano nel paniere delle scuole paritarie. Anche loro potranno accedere ai finanziamenti Europei in linea teorica. Sarà interessante verificare quante economie verranno distribuite e come. 
Le proposte avanzate del mondo cattolico per una scuola integrata? Ad illustrarle è Sergio Cicatelli coordinatore scientifico del Cscc (consiglio nazionale delle scuole cattoliche) che spiega “Il costo standard per alunno -non ancora definito- può costituire un elemento di decisiva innovazione e reale miglioramento, ma si possono percorrere altre vie complementari: dalla convenzione, al buono scuola, dalle detrazioni fiscali ai finanziamenti mirati per progetti specifici, senza trascurare il capitolo delicato e doloroso della copertura delle spese per l’inclusione degli alunni con disabilità”.
Il sistema integrato in numeri Le scuole cattoliche contano 54 mila insegnanti e oltre 611 mila alunni. Il totale di allievi delle paritarie (comunali comprese) è circa 938 mila, l’11% del totale della popolazione scolastica nazionale - di cui più di 31 mila con cittadinanza non italiana e oltre 7 mila disabili. Le scuole dell’infanzia sono 6.101, 1.067 le scuole primarie ; 531 le secondarie di primo grado; 623 le secondarie di secondo grado . Il 57,9 di questi istituti è situato al Nord Italia; il 16% al Centro; il 26,1% si colloca tra il Sud e le Isole.