La scuola d'infanzia è gratis? Rimane il principio

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Cronaca bambina. Oggi se ne discute in commissione e lunedì in consiglio. Poi la delibera, che introduce la retta di frequenza alla scuola d'infanzia anche a Bologna, avrà concluso il suo iter. Ieri si è svolto l'ultimo incontro tra amministrazione e i sindacati confederali e l'accordo è stato trovato. Il sindaco Merola dichiara la sua soddisfazione:
“Con l’introduzione della tariffa di frequenza vincolata al costo alla refezione, il Comune di Bologna avrà due risultati: riconoscere il momento del pasto il valore di momento integrante dell’offerta formativa e ottenere un risparmio fiscale che contribuirà a ridurre le tariffe di molti servizi”.


La vicesindaco Pillati spiega che con le risorse risparmiate, con questa modifica, i servizi all'infanzia saranno migliorati. Particolare attenzione si dedicherà al sostegno dei bambini disabili. E si ribadisce ancora la volontà di calmierare le rette dei nidi. 

La proposta che fa l'amministrazione ai sindacati è di continuare un confronto specifico sull'utilizzo delle risorse risparmiate. Gli incontri si avvieranno a gennaio e si concluderanno il 9 febbraio.   
 
I sindacati dopo l'opposizione iniziale, dei giorni scorsi, si sono dimostrati soddisfatti. Perché? La delibera, invece di cancellare: la scuola è gratuita per tutti, scrive: la scuola manterrà il principio di gratuità sostanziale e fatto. 

E chi invece vorrà portare il pasto da casa? L'Amministrazione assicura che se ne farà carico, ma non precisa come. E punta invece prontamente l'attenzione sugli eventuali sconti alle rette dei nidi d'infanzia.   

Scuola e costituzione lanciano la petizione. Rimarcando La scuola comunale deve rimanere gratuita per tutti! (firma qui)