Centri estivi: trovato accordo sindacale. Migliorano le condizioni di lavoro per 500 educatori


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Cronaca Bambina. “Abbiamo vinto una battaglia, vogliamo vincere la guerra!” Scrivono in un lungo comunicato i sindacati generale di base. Le notizie sono davvero buone per gli educatori dei centri estivi che potranno continuare a lavorare in continuità con il periodo invernale e con un "contratto vero!- si legge sul comunicato che continua- E' l'inizio della fine dei rimborsi spese delle società sportive!” E se non tutti i nodi sono stati sciolti è certo che un passo avanti verso migliori condizioni lavorative è stato fatto.
 
Cosa cambia?
Le cooperative che hanno vinto l'appalto e gestiscono i 12 centri estivi aperti in città, non potranno più lasciare a casa durante i mesi estivi gli educatori (500) con contratto a tempo indeterminato. “Questo accade grazie alle forti e determinate rivendicazioni che i lavoratori portano avanti da anni e che Sgb ha organizzato e riportato sul tavolo di trattative con l'amministrazione comunale e le cooperative, riuscendo a strappare un accordo nel marzo 2017 che sta finalmente dando i primi frutti positivi”.
Educatore rimane anche in assenza dell’alunno
Si sta preparando anche un protocollo, che definirà, entro fine febbraio, maggiori tutele agli educatori di plesso. L'educatore resterà al lavoro per 30 giorni al mese, anche in caso di assenza dell'alunno che usufruisce della L.104 svolgendo progetti all'interno della scuola. Per la prima volta saranno anche previste un minimo di ore di programmazione (non frontali) che andranno da 30 a 15 a seconda del grado di scuola.
SGB e gli altri sindacati
Il comunicato dei sindacati di base termina con un affondo diretto agli altri sindacati e alla politica delle Giunta Merola: “Un risultato che fa piazza pulita della politica sindacale del sostegno a prescindere alle scelte della giunta comunale, nonché del sindacato -della lotta per la lotta- che strumentalizza la giusta rabbia delle lavoratrici del settore, a fini esclusivamente propagandistici, da spendersi magari sui social”.
Nuove e future battaglie sui pasti
La lotta per i sindacati di Base proseguirà verso altri punti critici dei contratti di lavoro. In primis il diritto al pasto e la FIS (ex cassa integrazione) che è stata firmata per i mesi estivi ma non ancora stata erogata. Sui pasti i sindacati fanno un altro affondo, scrivendo: “l'Amministrazione Comunale riconosce con tante belle parole il valore pedagogico ha rimbalzato alle cooperative la palla, e le cooperative sono ancora a fare conti per dare qualche pasto senza spendere troppo. Tutto questo mentre le lavoratrici si ritrovano a lavorare anche 7/8 ore al giorno, prendendosi cura di alunni con gravi patologie, nell'impossibilità di poter mangiare”.
L’erogazione della Fis 
Le erogazioni che avrebbe dovuto coprire i 3 mesi e mezzo di buco lavorativo, nessuno ne ha notizia. L' INPS è ormai da 8 mesi in possesso delle richieste ma ancora non sono pervenute risposte. Per questi nodi che ancora non sono stati sciolti le educatrici e gli educatori hanno valutano positivamente di mobilitarsi nelle prossime settimane per rivendicare Ammortizzatori sociali e il diritto al Pasto.