Elezioni 2018: nidi e famiglie. Chi dice cosa?












Cronaca Bambina Mancano poco più di due settimane al voto, allora è arrivato il momento di fare un giro tra i programmi elettorali ed estrapolare chi, dice cosa, riguardo ai servizi educativi 06 e in generale sulle famiglie, che come vedremo, per alcuni sono temi interscambiabili. Il tema “nido” ,come abbiamo già visto, è stato affrontato da quasi tutti gli schieramenti. E mentre aspettiamo ancora risposte alla nostra lettera-appello (leggi qui), alla quale per ora hanno risposto Liberi e Uguali, proponendoci un dibattito, (leggi qui) e il Movimento 5 Stelle con i quali stiamo concordando un’intervista. Andiamo a dare un’occhiata ai programmi e alle diverse posizioni.



Famiglie con figli: quali politiche?

Il M5S lancia l’ipotesi di sostenere le famiglie con figli con una spesa complessiva di 17 miliardi. Come? Prendendo spunto dal modello francese, che già da anni, rimborsa asili nido, baby sitter e l’acquisto di bene necessari alla cura. Propone anche l’introduzione dell’iva agevolata per prodotti neonatali, per l’infanzia e per la terza età. Infine maggiori detrazioni per assumere colf o badanti. 

Il PD, dopo aver avviato in questi anni una costellazione di Bonus, propone un sostegno universale alle famiglie. Quindi ad ogni famiglia un assegno. Una misura fiscale unica che preveda 240 euro di detrazione Irpef mensile per i figli a carico fino a18 anni e 80 euro per i figli fino a 26anni. Questo sostengo andrebbe a tutti: qualunque lavoro svolgano i genitori e a tutte le fasce di reddito, da zero fino a 100mila euro all’anno. Per realizzare questa operazione fiscale di sostegno si investirebbero 9 miliardi di euro. Il partito affronta anche sulle difficoltà delle madri che devono rientrare al lavoro dopo aver avuto il bambino, rendendo obbligatoria la concessione del lavoro agile (smart work) dopo la maternità. Offrendo poi un sostegno economico alle madri che vogliono tornare subito al lavoro. Oggi le madri, dopo la fine della maternità obbligatoria, possono restare a casa con una retribuzione pari al 30% dello stipendio per 6 mesi. Questo beneficio spetterà, sotto forma di buono per le spese di cura, anche alle donne che tornano a lavorare. Per un costo di 600 milioni di euro Si pensa anche ai padri con un estensione a 10 giorni il congedo obbligatorio.

La coalizione di centro destra nel programma elettorale menziona: il quoziente familiare, la tutela del lavoro delle giovani madri,la difesa delle pari opportunità e del riconoscimento pensionistico a favore delle madri. Prevede anche una riforma del sistema tributario introducendo un’unica aliquota fiscale (Flat tax) per famiglie e imprese. Prevede anche l’eliminazione dell’imposta sulle donazioni, l’imposta di successione, la tassa sulla prima casa, al bollo sulla prima auto e sui risparmi.

Liberi e Uguali affronta il tema “famiglia” dal punto di vista dei diritti. Scrive: “Abbiamo la necessità di riformare nel suo complesso il diritto di famiglia, che deve essere declinato al plurale, parlando di “famiglie” e includendo anche quelle di fatto e ogni altra forma di legame familiare. L’istituto dell’adozione ordinaria va riformato per rispondere a criteri più accessibili e semplificati, nell’esclusivo interesse del minore”.

Asili nido: quali politiche?

M5S, oltre a quello già scritto sopra non ci sono altre specifiche . In sostanza si prevedono rimborsi spesa.

Il partito democratico prevede un piano nazionale di asili nido da 100 milioni di euro l’anno per tutta la legislatura. Come già sancito dalla legge 0-6 che per quest’anno ne prevedeva oltre 200 di Mln. Si prevede anche l’istituirsi di un unico strumento di durata triennale di 400 euro al mese per ogni figlio fino ai 3 anni, che possa essere speso per la retta dell’asilo nido o per il rimborso delle spese di baby sitter. Insomma la riconferma del bonus nido, o bonus bebè e della legge 06. Il costo previsto per entrambi gli strumenti sono di 1,1 miliardi. 

Coalizione centro-destra: Anche loro ipotizzano un piano straordinario per la natalità con asili nido gratuiti e consistenti assegni familiari più che proporzionali al numero dei figli. 

Liberi e Uguali Un netto no, va al bonus bebè. Si invece ad un piano straordinario di asili e orari flessibili per i genitori. Infine favorire la generalizzazione della scuola dell’infanzia, che tocchi il 100% dei piccoli aventi diritto con l’obiettivo di farla entrare a pieno titolo dell’obbligo scolastico.

Siti di riferimento 
Partito Democratico  
Forza Italia
Lega Nord
Fratelli d'Italia
Movimento 5 Stelle 
Liberi e Uguali