Torniamo al certificato medico? Parola all'assessore Barigazzi

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Cronaca Bambina Se gli educatori stanno avviando una raccolta di firme, per tornare all'obbligatorietà del certificato medico, la regione pare accogliere la possibilità di intraprendere un ragionamento...E il comune? Oggi  la domanda è stata posta all'assessore alla sanità Giuliano Barigazzi. Vediamo insieme la risposta. 


L'assessore è concorde e disponibile ad avviare una discussione sul tema. Dichiara anche di aver già contatto il collega in regione.

Certificato medico perché è scomparso?

Barigazzi sottolinea "Ricordo solo che la scomparsa del certificato di riammissione è stata fatta alla fine di un lavoro del Ministro della Salute nel 2004. Il certificato era ritenuto scarsamente utile sull'assunto che le malattie infettive sono spesso contagiose in fase di incubazione, ma molto raramente quando il soggetto è convalescente. Quindi l'abrogazione di questa e altre certificazioni che erano state fatte nello spirito della semplificazione" 

Certificato medico come è scomparso?

"L'abolizione" ricorda ancora l'assessore "era stata effettuata sulla base delle evidenze scientifiche nazionali e internazionali sui tempi di incubazione o come dicono gli infettivologi di infettività delle malattie trasmissibili, ma anche di una valutazione epidemiologica della diffusione e dell'andamento delle malattie infettive nella nostra regione, in Italia e in Europa". 

Certificato medico e diffusione delle malattie: ci sono nuovi studi?

No e continua l'assessore "C'è bisogno che ci ancoriamo in quella discussione non ho dati del Comune che dicano che in questo periodo in cui è scomparso il certificato ci sia stata una variazione delle malattie per questo motivo". 

Se nulla cambia perché c'è tanto disagio tra gli educatori?


"Se c'è un malessere che viene manifestato si può riaprire il tema e provare a capire se dobbiamo cambiare di nuovo quella norma o se possiamo avviare comunque un confronto. Se c'è un malessere dobbiamo capire anche da dove viene da parte del corpo insegnante e questa preoccupazione mi fa dire, così come ha detto il collega regionale, che ci sia bisogno di riaprire un po' la discussione, tenendo conto di tutte le cose che dicevo, delle evidenze scientifiche, della semplicità, ma anche delle preoccupazioni e del disagio che c'è. Mi pare il minimo, soprattutto se viene fuori una istanza, una proposta di aprire una discussione, io credo che si debbano prendere sul serio anche le preoccupazioni e il disagio che viene manifestato."