Sconti ai nidi privati: cosa pensano in consiglio comunale?


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La parola a... La delibera di giunta approvata a Bologna martedì (27 marzo) modificherà le modalità d'iscrizione ai nidi dei bambini bolognesi. (leggi qui) Ma cosa ne pensano in consiglio comunale? Abbiamo tastato il terreno con tre consiglieri: Elena Foresti del Movimento 5Stelle, Federico Martelloni di Coalizione Civica e Francesco Errani del Partito Democratico.


Federico Martelloni Coalizione Civica

"Ci siamo già espressi lo scorso anno sulla questione in modo nettamente negativo. Così si rendono i nidi più lontani meno scuola e più servizio! Si rendono meno inclusivi e si creano distanze difficili da colmare, tra i bambini che frequentano i nidi pubblici e quelli che frequentano i privati. Ma non si tratta solo di acuire una distanza sociale, è anche un modo piuttosto mascherato, con cui il comune opera scelte precise. Con economie pubbliche da finanziano maggiormente i privati, di fatto togliendo agli stessi pubblici. Con questa delibera si forniscono ai cittadini dei semplici sconti, senza più mantenere unito un sistema che era controllato e gestito dall'amministrazione pubblica. Oggi di fatto chi iscrive il bambino al servizio privato, va in un servizio privato avendo rette più contenute. Questo direi che è un ulteriore passaggio verso una deresponsabilizzazione politica. Dopo l'introduzione delle retta alle scuole d'infanzia, questo nuovo tassello, rende nidi e le scuole, sempre meno scuola, sempre meno luoghi educativi e di inclusione e li trascina sempre più verso un servizio".

Francesco Errani  Partito Democratico


"Dopo la scelta di ridurre le tariffe dei nidi a gestione comunale, con questa decisione il Comune di Bologna riduce anche il costo degli asili nido convenzionati e aumenta i posti disponibili per abbattere le liste d’attesa. È una proposta che punta ad una maggiore equità e giustizia sociale: da un lato rispondiamo a un bisogno che c’è in città e riguarda i bimbi più piccoli che frequentano i nidi (aumentiamo i posti in convenzione : da 380 a 500), dall’altro abbassiamo il costo del nido per le famiglie (fino a 640 euro al mese in base all’Isee). Se teniamo alla qualità della nostra scuola, è importante mantenere un forte ruolo da parte del Comune di Bologna per garantire non solo investimenti ma anche uno sforzo verso una maggiore giustizia sociale. In prospettiva, se vogliamo aumentare la qualità del sistema integrato, l’obiettivo deve essere quello di rendere le tariffe dei nidi in convenzione sempre più simili a quelle dei servizi comunali, così come le modalità di accesso e iscrizione. Ma penso anche all’integrazione dei bambini con disabilità e stranieri, come anche l’attenzione alle famiglie in difficoltà".

Elena Foresti Movimento 5 Stelle

"E' una delibera molto complessa e va valutata attentamente. Da una parte mi pare che si tenti di dare una risposta più equa a chi frequenta i nidi, con un miglioramento rispetto alla delibera dello scorso anno, che di fatto faceva sconti solo ai genitori che hanno un'isee piuttosto alto. La nuova delibera si da la possibilità anche alle fasce isee più basse di avere rette più contenute. Detto questo, come ho già dichiarato in più contesti, credo anche che si dovrebbe migliorare gli indicatori isee in generale. Da una prima lettura, mi sembra anche si tenti da dare maggiore ordine alle iscrizioni.  Ad ogni modo, sono molti i dubbi e le domande che avrei da porre da una prima semplice lettura. Mi riservo il diritto di studiare attentamente per capire meglio e sciogliere i dubbi.