Emilia-Romagna: 11 milioni per i nidi. Calano le rette aumentano gli iscritti






 





Cronaca Bambina 33 milioni di Euro per i servizi educativi, nidi compresi, da elargire in tre anni. Così la Regione Emilia Romagna conferma e sostiene le indicazioni contenute nella legge nazionale ZeroSei (decreto attuativo 65, della legge delega 107/2015). Calano le rette a carico delle famiglie, si incrementano posti nido e aumentano anche gli iscritti, che negli anni scorsi avevano avuto un preoccupante flessione.


I dati in Emilia Romagna

Tutto molto positivo se si scatta una fotografai sul presente. Aumentano il numero dei bambini iscritti ai nidi e ai servizi educativi in generale. Si riducono le liste d’attesa e cala il costo delle rette a carico delle famiglie. Aumentano anche i posti in convezioni con il sistema del privato sociale. Gli obiettivi fissati a livello nazionale ZeroSei sono raggiunti e rafforzati in regione. Si promuovono anche nuovi poli per l’infanzia 0-6 per favorire la continuità educativa dei bambini.
Quante risorse?

Sono previsti oltre 33 milioni di euro da spalmare in tre anni. Ai 33 mln si aggiungeranno i fondi statali, previsti sempre dalla legge delega, che però ad oggi non sappiamo quantificare. Lo scorso anno lo Stato ha stanziato una cifra superiore ai 20 milioni.
Per ciò che riguarda ER il provvedimento sarà preso in esame anche dell’Assemblea legislativa per il via libera definitivo entro giugno. In totale il finanziamento per i servizi sociosanitari sono calcolati per 40 mln. (leggi qui)

La vicepresidente Elisabetta Gualmini

La vicepresidente alla regione Elisabetta Gualmini sembra così aver mantenuto ciò che dichiarò appena fu nominata assessore al Welfare (leggi qui) ad un nostro convegno sui nidi d’infanzia.
Il suo intento era elargire maggiori risorse all’infanzia per migliorare e rendere più flessibili, i servizi educativi ZeroSei. La flessibilità, anche negli orari, è stata messa a punto dalla legge regionale sui servizi educativi. (leggi qui)

Per quest’anno

Per il 2018 è già stato messo in bilancio (soldi sicuri) oltre 11 milioni di euro. I fondi saranno ripartiti a livello territoriale in base al numero dei bambini iscritti ai servizi educativi e ai centri per bambini e genitori comunali.

Per cosa saranno impiegate le risorse?

Come prevede la legge ZeroSei, e ribadito nel nuovo programma regionale, le risorse saranno utilizzate per contenere le rette a carico delle famiglie per ridurre le liste d’attesa per le iscrizioni. Le finanze andranno anche a garantire il lavoro dei coordinamenti pedagogici territoriali e la formazione del personale e a valorizzare nel suo insieme il sistema pubblico-privato tramite la promozione del convenzionamento.