Marco ha bisogno di pedagogia











Pensieri e Parole Marco è un bambino grande e grosso, è bello ed è anche benestante. E' figlio unico ha due genitori avanti con l'età che dedicano molto tempo al lavoro. Per il resto sono sempre con lui e per lui. Marco fa tanto sport. E' molto intelligente ed ha uno sguardo spesso assente, distratto. 



Marco è stato seguito fin dal nido dai servizi sociali ed è stato anche stato "sorvegliato" da un neuropsichiatria infantile. Ciò nonostante la rabbia, il bullismo, il suo reagire "scatenato" è cresciuto con lui mentre lo sguardo è rimasto sempre un po' assente. 


All'infanzia

Quando Marco entrava in classe volavano i banchi. Era ingestibile.  I maestri non facevano trapelare nulla e tutto in classe sembrava procedere per il meglio, fino a quando un bambino non si è fatto male sul serio ed è finito all'ospedale. Mentre i maestri cercavano di scusare e non far trapelare alcunché, i genitori dei bambini regolarmente picchiati, hanno reagito e tirato fuori il loro malessere covato per anni in silenzio. Era l'ultimo anno dell'infanzia e l'estate ha "cancellato" l'episodio.

Alla scuola primaria 

Marco è cresciuto ed è diventato ancora più forte e ancora più alto. A sei anni era grande come uno di quinta. Alle elementari la reputazione di Marco è cresciuta. E quando c'era un problema "di ordine" si chiamava Marco per picchiare. Quando ci si annoiavano, si chiamava Marco per creare un diversivo, perché lui faceva qualsiasi cosa di clamoroso e sopra le righe, gli si chiedesse. Marco con le sue bravata spazza via la noia. Marco in caso succedesse qualcosa era sempre quello punito e responsabile. 

Attenzione c'è Marco!


Marco cresce e cresce l'attenzione allarmata dei grandi che lo sorvegliano di continuo. Marco è "parafulmine" di qualsiasi necessità o problema. "Marco disturbava la lezione per cui i bambini non imparavano bene" 
"Marco è pestifero per cui i compagni si comportano male" 
"Marco ha preso un bastone" 
"Marco ha rubato un coltello..." 
"Marco ha rotto il piede ad un compagno" 
I "grandi" puntano la luce su Marco e tutti gli altri bambini scompaiono in un cono d'ombra.

Marco è maleducato

Quando ero piccola anch'io avevo un "Marco" in classe. Si chiamava Antonio ed era un vero ribelle. Aveva occhi azzurrissimi e unghie sempre nere. Era quello che aveva regolarmente i pidocchi in testa ed era anche un grande somaro a scuola...
Tutti, grandi e piccoli, abbiamo conosciuto un Marco. In ogni classe ce n'è uno con ogni probabilità. Cosa vogliamo fare con i tanti Marco che incontriamo e incontreremo? Il sistema scolastico, fin dal nido, dovrebbero fare fronte a Marco  e aiutarlo educarlo. Le famiglie dovrebbero imparare ad amare Marco nel modo giusto per Marco. Le persone intorno dovrebbero imparare a stare con Marco, sopportare Marco e accogliere Marco nella sua diversità. Ma spesso questo non accade e Marco cresce diseducato e Marco genera, a sua insaputa, altra diseducazione. Per lui, come per tutte le persone che gli ruotano attorno, ci vorrebbe una buona dose di pedagogia e di buona educazione.