Prima i bambini di lingua tedesca. Quando i nidi escludono















Cronaca Bambina Quel che è scritto nel manifesto qui sopra si traduce più o meno con “Prima i bambini di lingua tedesca negli asili tedeschi”. In Alto Adige la tensione politica sale per i manifesti del partito indipendentista Sud Tiroler Freiiheit. Lo scopo dei manifesti è duplice: creare tensione e far parlare di sé. E sembrano entrambi centrati visto che la vicenda è stata ripresa da molti media. Si tenta poi di giustificare e nascondere il latente razzismo che il messaggio trasmette, dietro il fatto che il bambino fotografato è in realtà è russo. Giustificazione che appare incredibile oltre che pretestuosa. Se il messaggio pubblicitario è centrato, quello politico manca totalmente di praticità e logica e pedagogia. E mette in evidenza, ancora una volta, la poca conoscenza dei servizi educativi e della loro valenza educativa da parte della politica. 




I #secessionisti hanno affisso il cartellone alle fermate del bus “priorità dei bambini di lingua #tedesca negli asili tedeschi” presenti nel territorio di Bolzano. A Bolzano, e provincia, il tema linguistico è molto sentito e il partito Süd-Tiroler Freiheit punta l'attenzione proprio sugli asili, un luogo colmo di affettività e che facilmente si può caricare di paure. Il partito dei Verdi di Bolzano non ha fatto mancare la reazione e commenta “Si tratta di pulizia linguistica”. 

Gli asili tedeschi
Gli asili tedeschi nel territorio di Bolzano, secondo i secessionisti, più della metà degli iscritti sarebbero “stranieri” italiani e di altre lingue. Il leader del movimento Sven Knoll lamenta che soltanto il 10% dei bambini iscritti è di madrelingua tedesca "La lingua tedesca deve essere un diritto fondamentale per chi è di madrelingua". 

Ci sono precedenti
Se in Alto Adige la tensione si consuma sulla lingua, in altri contesti sono altri i fattori escludenti. In veneto la residenze (leggi qui) mentre a Pordenone sulla Nazionalità (leggi qui

Educare alle differenze
Che nel luogo educativo per eccellenza, al nido, dove ad ogni domanda del bambino si dovrebbero fornire il maggior numero di diverse risposte possibili, si pongono distinzioni di questo tipo risulta davvero inquietante.