Quali politiche per i bambini?









 

Cronaca Bambina Vincenzo Taurino é il Garante per i diritti dell'infanzia del comune di Fiumicino. Alla vigilia delle elezioni amministrative della città, in una lunga lettera destinati ai candidati, elenca in dieci precisi punti cosa dovremmo fare per migliorare la vita dei bambini. Sono punti bene centrati e incisivi utili non solo a Fiumicino ma a livello Nazionale, perché colgono con sguardo profondo i tanti problemi che coinvolgono l'infanzia oggi. Da notare quante volte l'attenzione si concentra sulla violenza e gli abusi.



1. Adottare una politica che riporti al centro degli interessi delle scelte amministrative la promozione dei diritti e dei bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza.

2.  Mettere in atto, in considerazione del grave e diffuso problema del maltrattamento e dell’abuso all’infanzia, interventi finalizzati, dalla prevenzione alla terapia. I costi sociali che riguardano l’infanzia e l’adolescenza sono tanto più alti quanto più diminuiscono le risorse per la prevenzione.

3. Mettere in atto una politica davvero lungimirante ed efficace che investa sulla salute e sullo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale degli adolescenti e dei bambini già nei primissimi anni di vita. Sono questi gli investimenti che garantiscono il più alto ritorno economico per gli individui e per la società.

4. Incentivare interventi a favore dei Centri ed i Servizi per i minori, in particolare vittime di trauma e di violenze o che vivono particolari situazioni di disagio, con finanziamenti adeguati e una programmazione efficace e a lungo termine.

5. Mettere in atto interventi di prevenzione mediante la promozione di una cultura nonviolenta che, rappresenta la strada maestra per il contrasto alle molteplici forme di violenza di cui sono autori e vittime i minori (bullismo, cyberbullismo, forme di devianza e di criminalità). Specifiche strategie di prevenzione vanno attuate anche per l’incremento dei fattori protettivi dei bambini/e e dei ragazzi/e disabili, dei minori stranieri immigrati e dei minori vittime di violenza di genere (femminicidio).
6. Destinare ad uso esclusivo, con interventi mirati, gli spazi pubblici non utilizzati ai bambini/e e ai ragazzi/e,  per favorire l’accesso a tutti alle attività sportive, artistiche e culturali.
7. Eliminare le liste di attesa per l’accesso agli asili nido e alle scuole dell’infanzia comunali. Estendere il diritto a tutti.  Un problema che incide molto anche sulla condizione delle mamme lavoratrici e crea forti disagi alle famiglie interessate.
8. Mettere in atto interventi strutturali e polivalenti per arginare la dispersione scolastica, l’anticamera della criminalità e della disoccupazione giovanile.
9. Adottare interventi urgenti, a partire dal prossimo anno scolastico, per la prevenzione del rischio correlato al lavoro del personale delle scuole comunali (stress, burnout, condizioni lavorative, ecc.). per garantire, in particolare, il benessere e la sicurezza dei bambini/e.
10. Dare piena attuazione alla Convenzione Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. A tutti i minori deve essere garantito il reale godimento dei loro Diritti.