Ma i genitori preferiscono i nidi pubblici?













Cronaca Bambina La domanda l’ha posta la consigliera del M5S Elena Foresti e l’ha rivolta alla vicesindaco di Bologna Marilena Pillati. La questione da chiarire è se il nuovo sistema di convenzionamento dei posti nidi in città (leggi qui) sia davvero funzionale rispetto alle esigenze delle famiglie. E la questione parte da un dato, anzi da un numero. Scaduto il bando per ridurre le tariffe delle rette ai nidi “privati”, i posti rimasti “vuoti” sono quasi 80 (78 per l’esattezza). E quindi la domanda è: con tanti posti rimasti liberi il convenzionamento è un successo? Che valutazione da parte del Sindaco e della Giunta? E infine: si ritiene che i genitori preferiscano i nidi pubblici?


In numeri
La vicesindaco Pillato ha chiarito che in realtà i posti “non richiesti” sono solo 59. Più precisamente 59 su 500 posti totali offerti. Dei 78 posti liberi, 19 sono stati stati messi a disposizione, quindi aggiunti ,solo in un secondo momento con la riapertura del nuovo bando. I posti così non richiesti sono oltre il 10% dell’offerta totale.
Primo fattore di valutazione
Fatta questa precisazione l’assessore spiega “E’ necessario inoltre considerare almeno due aspetti per una valutazione della situazione complessiva. Sebbene le convenzioni agiscano in maniera significativa sul contenimento delle tariffe( e da quest'anno anche in modo differenziato in relazione all'ISEE) i costi si avvicinano molto alle rette a carico delle famiglie a quelle applicate nei nidi comunali ma i posti nei nidi privati rimangono tendenzialmente superiori ai costi dei nidi comunali”.
Secondo fattore di valutazione
Il secondo punto da considerare è che “Il numero dei nidi privati è ampiamente inferiore a quello dei nidi comunali, che hanno quindi una diffusione capillare sul territorio e una maggiore capacità di rispondere alle scelte delle famiglie dettate da criteri logistici. Entrambi questi fattori fanno sì che alcuni genitori, e sottolineo alcuni, possano avere valutato opportuno attendere la graduatoria di accesso ai nidi comunali per poi orientarsi in una seconda fase verso eventuali posti ancora disponibili nei nidi privati. Per questo, anche nelle comunicazioni iniziali, la riapertura dei termini del bando era fin dall'inizio già contemplata”.
La valutazione generale
“Fatta questa premessa- conclude la vicesindaco- il fatto che dei 500 posti iniziali a disposizione solo 59 siano ancora disponibili è espressione del fatto che i nidi della nostra città, quelli comunali e quelli gestiti dai privati, sono tutti molto richiesti dalle famiglie. Sono convinta che questo sia anche il frutto delle nostre politiche fortemente orientare a sostenere la qualità del sistema integrato attraverso standard strutturali e organizzativi comuni e a facilitare le condizioni di accesso con politiche tariffarie coerenti".