Vaccinati? Si, ma non solo al nido











 
Cronaca Bambina La denuncia parte da Francesca Testoni responsabile dell’associazione Ageop (Associazione genitori ematologia oncologia pediatrica) che  spiega come la situazione sia preoccupante anche Emilia Romagna, regione che fin da subito ha sostenuto i vaccini nei nidi e alle scuole d’infanzia. “Il discorso, però, non riguarda solo lo stare chiusi dentro un'aula di scuola: il problema è che le persone non vaccinate vanno anche al cinema, nelle ludoteche, al supermercato. E con loro circolano i virus, mettendo a rischio i nostri ragazzi"



Bambini che non possono vaccinarsi a Bologna e non solo...
La Testoni dichiara "Solo nel nostro ambulatorio pediatrico al policlinico Sant'Orsola di Bologna sono circa 800-1.000 i bambini da 0 a 18 anni che rischiano di rimanere fuori dalla scuola per la mancanza di una adeguata copertura vaccinale di gregge. La legge Lorenzin stava funzionando per risolvere la situazione, ma il problema si pone anche alle elementari, alle medie, alle superiori, e introducendo norme meno stringenti si mettono a rischio questi bambini. Nel calcolo – spiega la Testoni sulle pagine del quotidiano Today - abbiamo considerato i bambini onco-ematologici, ma anche quelli con  malattie croniche che afferiscono al nostro centro, e con altri problemi che provocano deficit immunitario. Non sono stati inclusi, ad esempio, i piccoli che hanno subito trapianti di organo, che non possono effettuare i vaccini in prima persona per molto tempo dopo l'intervento, e quelli sottoposti a cardiochirurgia. Per noi immunità di gregge è la parola d'ordine e ringraziamo la Regione Emilia Romagna che ha portato avanti questo principio”.  Ma nonostante la chiarezza della normativa regionale il problema non si presenta solo di asili nido o scuola d'infanzia, dove i genitori dei piccoli malati difficilmente scelgono di iscrivere i figli. Secondo la portavoce Ageop si dovrebbe vaccinare anche alle scuole primarie, medie e superiori, come agli anziani, a tutela della salute pubblica per tutelare la salute di tutti.



L’obbligo dei vaccini arriva anche a educatori e insegnanti
Intanto in Parlamento è stato presentato un decreto che prevede l’introduzione di 10 vaccini, entro il 31 dicembre 2018, anche per il personale che opera a qualsiasi titolo nei servizi educativi per l’infanzia, nelle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, nei centri di formazione professionale regionale e nelle scuole private non paritarie nonché per gli operatori sanitari e sociosanitari. La circolasse del testo ha irrigidito e messo in allarme il personale. Dopo il caos dei vaccini per i bambini dobbiamo aspettarci confusione e disappunto anche dal corpo docente? Molti protestano per l’imposizione e le limitazioni di libertà, altri lamentano di dover fare esami pagandoli di tasca loro… Staremo a vedere se sono solo lamentele o si trasformeranno in vera battaglia.