Sette ottobre: una bambina delle Lippaini inghiotte una grossa lisca di pesce. 14 ottobre: un pezzo di fil di ferro viene trovato in una mozzarella, succede nella scuola primaria Casaralta. 17 ottobre: alla Jean Piaget una puntina da disegno salta fuori da un panino. Non sono però solo i fatti di cronaca, ampiamente raccontati dai media locali, a preoccupare i genitori dell'Osservatorio Mense scolastiche. Su questi episodi ovviamente i genitori chiedono chiarezza a Ribò, la società privata formata da Camst ed Elior che da quest'anno gestisce la refezione scolastica.
Come accaduto lo scorso anno, quando un un bimbo della scuola dell'infanzia trovò una rondella di ferro in una crocchetta, i genitori attendono con impazienza gli esiti delle indagini.
" Risposte veloci e precise indicazione di responsabilità sono atti dovuti, perché questi fatti non accadano più in futuro. Non vogliamo strumentalizzare gli episodi, ma non possiamo ignorare che si tratta di situazioni di reale pericolo, che avrebbero potuto avere conseguenze anche molto gravi" scrivono i genitori dell'osservatorio in una nota.
L'auspicio è che l'Amministrazione e il gestore della ristorazione scolastica siano in grado di fornire risposte già domani, data in cui è stata convocata, per la prima volta nel nuovo anno scolastico, la Commissione Mensa cittadina. "Ricordiamo che la scelta di avvalersi di un fornitore esterno è stata assunta unilateralmente dall’Amministrazione Comunale che si è impegnata a dotarsi di un efficiente ed efficace Ufficio di controllo qualità ci aspettiamo quindi che sia all’altezza del compito e intervenga al più presto per stabilire le responsabilità degli episodi accaduti"si legge ancora nel comunicato. Le risposte da sole, però non basteranno, perché i genitori sembrano esigere anche proposte di soluzioni efficaci e, se dovute, "formali comunicazioni ai gestori per la eventuale comminazione di penali",
Ad un mese dall'inizio delle lezioni i genitori chiedono alla società, che ha sostituito Seribo nella preparazione e distribuzione di pasti, anche puntualità nelle consegne e porzioni più abbondanti. Sin dai primi giorni di scuola, infatti, l'Osservatorio ha riscontrato a macchia di leopardo in più plessi ritardi nella consegna del pranzo e porzioni scarse. " Un mese di scuola ci sembra un tempo sufficiente per far entrare a regime il servizio" dicono spiegando che " moltissimi genitori, in queste settimane, hanno dimostrato ragionevole pazienza e provveduto a segnalare puntualmente gravi disagi e disservizi".
I genitori dell'osservatorio hanno indetto un'assemblea straordinaria per il prossimo 26 ottobre e non è escluso che possano venire proposte nuove mobilitazioni.
Fil di ferro nella
mozzarella
Mercoledì scorso un
alunno ha della scuola Primaria Casaralta ha riferito di aver rinvenuto un filo
di ferro in una mozzarella. " Il gestore RiBò, appena è giunta la segnalazione
dalla scuola, ha informato anche l'Unità Igiene e Alimenti della Ausl di
Bologna e si è immediatamente recato a scuola per ritirare il filo di ferro. Ha
poi fatto scattare tutti i controlli nel centro pasti oltre che nei confronti
del fornitore della mozzarella per verificare le sue procedure interne. La
prima precauzione assunta dal gestore è stato il blocco di tutti i lotti
interessati comprese le giacenze presenti nei tre centri di preparazione dei
pasti." ha spiegato due giorni dopo l'assessore Marilena Pillati in una
nota. "E' un episodio molto grave, che per fortuna non ha avuto alcuna
conseguenza, sul quale, oltre a far valere tutte le clausole del capitolato
d'appalto, ci attendiamo in primo luogo che venga fatta chiarezza, perchè per
noi la tutela delle bambine e dei bambini è una priorità" ha piegato
ancora l'assessore.
La puntina nel panino
Una bambina, dopo aver
addentato il panino , si è ritrovata in bocca una puntina da disegno.
L'episodio, accaduto alla Jean Piaget, è stato riportato dal Resto del Carlino.
La mozzarella in cui è stato trovato il fil di ferro è stata servita dal centro
pasti Erbosa, mentre il panino da centro Fossolo. La mamma della piccola sembra
intenzionata a dare battaglia visto che ha dichiarato al quotidiano bolognese
che la bambina "da lunedì non mangerà più a scuola" e che tutta la
classe, in segno di protesta, si presenterà a scuola con un panino.