Una bimba bionda che gioca con un
puzzle di legno, accanto a lei una frase che suona come un pugno nello stomaco:
“Anche io ho il Parkinson”. È volutamente provocatoria l’immagine scelta da Parkinson Italia Onlus per la sua campagna
di sensibilizzazione attiva da alcuni giorni su facebook.
Tra gli obiettivi della Onlus, che riunisce
le associazioni di volontariato che si occupano delle persone malate e delle
loro famiglie, c’è quello di modificare l’immagine più diffusa di questa
malattia. È convinzione comune che il
Parkinson sia una malattia che colpisce solo gli anziani, i numeri però
mostrano una realtà differente. Nel nostro paese il Parkinson, per il quale non
esiste una cura, riguarda almeno 250.000 persone, cifra che per l’Organizzazione
Mondiale della Sanità, potrebbe raddoppiare nei prossimi 15 anni. L’età media
di insorgenza della malattia è 58 anni ma il
25% dei malati ha meno di 50 anni e il 10% meno di 40. In non pochi casi si tratta di persone che
hanno figli o genitori anziani da assistere.
Nel nostro paese – questa la stima della Onlus – sono almeno 20.000 i minori, bambini
e ragazzi in età scolare, che hanno un genitore con questa malattia
degenerativa che incide anche sulla loro qualità della vita. Il Parkinson,
infatti, porta alla perdita dell’autonomia e all’impossibilità di svolgere anche
le più semplici attività quotidiane. « Non
esistono studi scientifici sull’impatto sociale di questa malattia e infatti
Parkinson Italia ONLUS sta per lanciare il progetto di un “Libro Bianco sulla
MdP” che indagherà anche questo aspetto» annuncia il presidente pro tempore
dell’associazione Antonino Marra.
Secondo la confederazione, l’Italia
sta vivendo una “situazione di vera emergenza” dovuta all’idea sbagliata che il
Parkinson sia “una malattia dei vecchi”, un’immagine che rischia di offuscare
molti dei risvolti sociali e delle ricadute che la malattia ha sui nuclei
familiari. «Nella nostra campagna di sensibilizzazione – spiega Gianguido
Saveri, coordinatore nazionale e responsabile della Comunicazione di Parkinson
Italia ONLUS – abbiamo deciso di evidenziare un aspetto particolare del
fenomeno, la ricaduta sui figli dei malati di Parkinson, perché è un dato
emblematico di quanto grave sia l’impatto della malattia su queste famiglie”.
Tra gli aspetti meno noti di
questa malattia la Onlus sottolinea anche l’aumento dell’incidenza del
Parkinson Giovanile, che colpisce le persone al di sotto dei 40 anni. Un
fenomeno che, secondo la Onlus, richiede interventi legislativi per “frenare il
più possibile la perdita del lavoro” e far sì che i malati, almeno nella fase
iniziale, “possano restare attivi e contribuire all’economia del Paese, invece
di diventare anzitempo degli “assistiti” a carico della collettività.”