Nido Rizzoli |
Cronaca-Cittadina "Forse è uso del comune di Bologna spostare un nido senza interpellare le persone coinvolte (genitori, personale), salvo poi comunicare le decisioni già prese. Noi genitori lo abbiamo scelto con coscienza dopo aver valutato diverse proposte educative" Così scriveva una madre di Bologna nel 2009 rivolgendosi agli amministratori pubblici. Di quel nido non sappiamo niente nemmeno oggi e intanto la struttura cade a pezzi.
C'era
una volta il nido Rizzoli. Era un grande nido che si collocava
all'interno di un parco, formato da albero secolari e prati distesi,
un parco che per un bambino, sembra proprio un bosco incantato.
La struttura era di un elegante stile neoclassico intervallato da
semicolonne lungo tutta la facciata d'accesso. La palazzina non era
nata come nido e nel tempo ha cambiato diverse destinazione d'uso:
prima scuderia della Villa Mazzacorati, che sorge a pochi
passi e nello stesso parco, poi è stata una camera mortuari e dalla
fine degli anni '70 circa, si è trasformato in un nido. Il Rizzoli
ospitava quasi 60 bimbi aveva tre sezioni e comprendeva la sezione
lattanti. Nel tempo era diventato un nido unico e speciale. E lo
staff come sempre, quando si parla di nidi, faceva la differenza. Il
personale ha lavorato insieme anche per 10, 15 anni, collaborando,
prima in modo sporadico, poi in modo sempre più strutturato, con
l'asl che ancora oggi, si colloca all'interno della villa
Mazzacorati. Così succedeva che i bimbi con disabilità, venissero
accolti direttamente al nido Rizzoli. Educatrici e medici dialogavano
e collaboravano in continuo garantendo una qualità sulla disabilità
davvero alta. Nel tempo ci sono stati anche 3 o 4 bambini disabili e
tutto funzionava in modo davvero eccellente. Il Rizzoli era speciale
anche per un altro motivo: i bambini stavano spesso all'aria aperta e
facevano tantissime attività. Le facevano in modo spontaneo, anche
con la realizzazione di un erbolario costruito nell'arco
dell'anno.
Questo avveniva ben prima che il comune e
l'Università promuovessero il progetto ormai diffuso Outdor
Education.
Il nido Rizzoli oggi è chiuso ed è abbandonato.
Lo
è da tanti anni ormai. Il nostro sindaco, Virginio Merola, in più
occasioni ha dichiarato di volerlo trasformare in un centro genitori.
Per anni, almeno dal 2011, il nido è menzionato tra le spese dei
lavori programmatici del comune. Si è trascritta la voce di spesa
per restaturarlo con 1,3 MLN con finanziamenti privati. I
finanziamenti non sono arrivati, ne' pubblici, ne' privati e nel
mentre il nido cade a pezzi... E più il tempo passerà e più
costerà ristrutturarlo.
Laura Branca