BolognaNidi |
Cronaca
Bambina Erano 93 i docenti necessari alla copertura di
tutte le scuole comunali della città. E il Campidoglio, a
gennaio scorso, pareva non intenzionato a stipulare il contratto a 41
insegnanti. che non potevano veder riconfermato l'incarico, su
espresso divieto dalla normativa europea. Sull'agenzia Ansa, sempre
lo scorso gennaio, il responsabile dell’Ufficio per la Pastorale
scolastica e l’insegnamento della religione don Filippo
Morlacchi spiegava «A noi sta certo a cuore il servizio
Insegnamento religione cattolica, ma per un principio non sono
disposto a mandare per strada chi ha eseguito fedelmente il servizio
per due, tre, quindici anni anni, speriamo solo si arrivi in tempi
rapidi ad una soluzione.» E la soluzione arriva Arriva il 7 aprile
tramite la delibera n 53 di giunta che potete leggere
qui. Nel documento si allega anche una tabella, dove si evince
che non si assumono 50 educatori di nido e si
assumono 50 maestri di religione a tempo indeterminato.
Ma cosa accadrà nei nidi?Lo abbiamo chiesto a
Roberto Betti dei sindacati
generale di Base che con estrema pacatezza ci spiega "Per
natura non sono portato alla drammatizzazione. 50 educatori di meno,
sono 50 contratti in meno e alla fine credo che si favoriranno i nidi
convenzione". Perché i convenzionati? "Perché da
una parte le domande d'iscrizione sono diminuite (per gli aumenti
delle rette) dall'altra parte, ci sono tante strutture pubbliche che
abbisognano ristrutturazioni edilizie...con personale in meno e
bambini in meno...Credo siano plausibili le chiusure di strutture
pubbliche e il conseguente favoreggiamento dei convenzionati".
Ma la delibera di Giunta secondo Betti presenta anche anomalie
"Nella premessa si citano due sentenze della corte di
cassazione, sentenze che dovrebbero dimostrare la necessità di
stabilizzare gli insegnati. Una non si trova online, mentre l'altra
(che potete legge (qui)
non parla espressamente della necessità di stabilizzare i docenti,
ma della necessità di dare l'incarico, e lo stipendio, dall'inizio
dell'anno, quindi a settembre, e non dopo, com'è successo
all'insegnate che fa ricorso. Si tenta di confondere le acque".
Religione a scuola? Parola allo
Uaar
Abbiamo chiesto anche al Responsabile scuola dello UAAR, Roberto Grendene cosa pensa della vicenda "A noi risulta che da anni, dalla Riforma Moratti, le graduatorie statali per le assunzioni a tempo indeterminato siano chiuse e non più rinnovate. Sono circa 13mila le assunzioni stabili, su un organico complessivo di 23mila insegnanti. La volontà di assumere a tempo indeterminato è tutta politica. Per una materia facoltativa, il cui incarico viene rinnovato, di anno, in anno, un contratto a termine, ci pareva più che tollerabile. Ma evidentemente si è preferito tagliare sulle educatrici di nido. Ci tengo a sottolineare che se la Curia, per qualunque motivo, non confermasse l'incarico al docente la spesa dello stipendio, sarebbe tutta sulle spalle dell'Ente pubblico. Siamo di fronte ad una doppia beffa"
Abbiamo chiesto anche al Responsabile scuola dello UAAR, Roberto Grendene cosa pensa della vicenda "A noi risulta che da anni, dalla Riforma Moratti, le graduatorie statali per le assunzioni a tempo indeterminato siano chiuse e non più rinnovate. Sono circa 13mila le assunzioni stabili, su un organico complessivo di 23mila insegnanti. La volontà di assumere a tempo indeterminato è tutta politica. Per una materia facoltativa, il cui incarico viene rinnovato, di anno, in anno, un contratto a termine, ci pareva più che tollerabile. Ma evidentemente si è preferito tagliare sulle educatrici di nido. Ci tengo a sottolineare che se la Curia, per qualunque motivo, non confermasse l'incarico al docente la spesa dello stipendio, sarebbe tutta sulle spalle dell'Ente pubblico. Siamo di fronte ad una doppia beffa"
Ma il docente di religione: chi lo
paga?
Normalmente è pagato dallo Stato, che dedica, secondo i dati dello Uaar, una cifra di circa 1,25 mln annui. Il selezionamento per i tempi indeterminati è avvenuto secondo concorso statale (non più rinnovato) e su scelta condivisa con la Curia. Per i tempi determinati gli incarichi sono scelti e nominati direttamente dal clero. Nel caso delle scuole paritarie, quindi scuole private e comunali, la spesa spetta al gestore. I comuni hanno la facoltà di scegliere se attuare la concordato stipulato nel '84, che prevede l'insegnamento della religione nelle scuole ma non obbligatoriamente. Insomma la giunta di Virginia Raggi ha scelto di investire sugli insegnati di religione e tagliare sui già esausti nidi d'infanzia, di cui torneremo a parlare presto, concluse le graduatorie.
Normalmente è pagato dallo Stato, che dedica, secondo i dati dello Uaar, una cifra di circa 1,25 mln annui. Il selezionamento per i tempi indeterminati è avvenuto secondo concorso statale (non più rinnovato) e su scelta condivisa con la Curia. Per i tempi determinati gli incarichi sono scelti e nominati direttamente dal clero. Nel caso delle scuole paritarie, quindi scuole private e comunali, la spesa spetta al gestore. I comuni hanno la facoltà di scegliere se attuare la concordato stipulato nel '84, che prevede l'insegnamento della religione nelle scuole ma non obbligatoriamente. Insomma la giunta di Virginia Raggi ha scelto di investire sugli insegnati di religione e tagliare sui già esausti nidi d'infanzia, di cui torneremo a parlare presto, concluse le graduatorie.