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Cronaca bambina
Succede proprio oggi, il 6 dicembre, quando i nidi “compiono” gli
anni. A Torino la situazione sta diventando sempre più difficile. Tutti i nodi vengono al pettine e continueranno a restarci finché il consiglio non si deciderà ad approvare il
bilancio. oggi si annuncia che gli inserimenti al
nido sono sospesi per mancanza di personale. Manca personale e il
comune non può sostituirlo. Il problema, già
segnalato nei giorni scorsi per le scuole d’infanzia, oggi
viene in evidenza anche per i nidi. Sono 40 le famiglie che
dovranno improvvisare altre soluzioni per la cura dei loro bambini.
Liste d’attesa bloccate
Dopo due mesi di lista d’attesa circa
40 bambini avrebbero avuto diritto ad un posto al nido, ma senza
personale questo posto “salta”. Ogni anno in tutte le città, si
verifica che i posti si liberino, per il ritiro dei bambini iscritti
e ammessi in prima graduatoria, e chi era in lista d’attesa non era
entrato viene ammesso in corso d’anno.
Una situazione complessa
Ma a Torino la situazione è complessa
e quanto mai difficile da gestire. I consiglio comunale non ha ancora
approvato il bilancio e avrebbe dovuto farlo entro la fine di
settembre. Il risultato è il comune non può aprire i cordoni della
borsa per coprire le spese, nemmeno quelle per assumere le maestre e
le educatrici che necessitano per il funzionamento dei servizi. In
tutto sono circa ottanta tra maestre ed educatrici che per
malattia, pensionamento e maternità non sono in servizio.
La
soluzione è stata descritta in una circolare che
ha sospeso l’assegnazione dei posti dei posti al
nido che nel frattempo si sono liberati.
L’assessore assicura
Sulle pagine de La
Stampa l’assessore alla scuola Federica Patti dichiara
“Quella graduatoria era valida fino al 25 novembre, il disagio si è
dunque verificato per due settimane”. Le successiva graduatorie
provvisorie saranno pubblicate a breve e diventeranno definitive il
18 dicembre. Così chi avrebbe avuto diritto al posto a novembre
dovrà verosimilmente attendere fin dopo l’Epifania. «Sempre che»,
è il timore della consigliera Eleonora Artesio di Sinistra
Italiana “Le famiglie che erano in graduatoria non vengano
scavalcate da altre e si ritrovino dunque doppiamente penalizzate”.