Cronaca Bambina A che punto sono di decreti attuativi alla Buona Scuola? Nei giorni scorsi, presso il
Ministeri dell’istruzione, le organizzazioni sindacali si sono
incontrati con l’amministrazione per un’informativa rispetto alla
stato dei lavori. Si sono presentate le bozze di provvedimento
attuativo delle deleghe inerenti: l’Istruzione Professionale,
l´inclusione scolastica, le scuole all’estero e la
riorganizzazione del tratto formativo 0-6. Riprendiamo di seguito il
comunicato della Gilda
(associazione professionale degli insegnanti) che fa un quadro della
situazione. Ci limiteremo al decreto sullo 0-6.
Decreto 0-6 a che punto siamo?
“Il primo decreto dovrebbe definire il riconoscimento a livello di punteggio del servizio prestato nelle sezioni primavera. Viene valutato 6 punti max per anno scolastico nella scuola dell’infanzia mentre per i docenti della primaria il servizio nelle primavera vale come servizio aspecifico. Per evitare situazioni di opacità nel caso di servizi offerti da privati o cooperative, si prevede che sia sempre corrisposto ai docenti e agli educatori il versamento degli oneri contributivi .
Il secondo decreto ha come finalità di stabilire i requisiti professionali per l´insegnamento nella scuola dell’infanzia: si ribadisce la normativa esistente che prevede la laurea in scienza della formazione.
Per lavorare come
educatrice nel nido, sarà necessaria la laurea triennale di
educatore per i servizi dell'infanzia (L19). I laureati in scienza
della formazione potranno essere utilizzati nei nidi solo dopo aver
conseguito altri 60 CFU specifici per l´educazione e le competenza
della primissima infanzia.
Il decreto
stabilisce i requisiti per la scuola dell’infanzia (laurea con
l´eccezione dei diplomati magistrali ante 2001-2). Per il nido
laurea triennale L19 laurea di educatore professionale per i servizi
dell’infanzia dal 19-20.
La laurea di formazione primaria può portare al lavoro nei nidi con 60 cfu essenziali. Rimangono inalterati i rapporti di lavoro costituiti con i vecchi titoli. Rimane il problema dei diplomati magistrali che hanno conseguito il diploma entro il 2001/02. Resterebbe la possibilità di fare valere il titolo magistrale per l´insegnamento nella scuola d’infanzia mentre per i nidi dovrebbe essere anche in questo caso previsto il conseguimento di 60 CFU dedicati. I rapporti di lavoro preesistenti rimangono uguali.
Il comunicato della Gilda conclude evidenziando alcune problematiche
“La delegazione
della Gilda degli Insegnanti ha rimarcato il ritardo con il quale il
MIUR ha presentato i decreti e i provvedimenti attuativi dando alle
OO.SS. solo tre giorni per esprimere un parere”. Per ciò che
concerne la legge delega 06 precisa: “In merito alla delega 0-6 la
delegazione FGU-Gilda ha ribadito le sue critiche al progetto
definito dal D.lgs 65/17 poiché rimangono ancora troppe
incertezze sul ruolo integrato tra Stato ed Enti Locali e scuole
paritarie. In generale appare confusa l’attribuzione dei titoli
necessari per insegnare nella scuola dell’infanzia e nei nidi,
confusione determinata dall’omissione nel testo presentato della
necessità per i diplomati magistrali ante 2001-2 di conseguire 60
CFU accessori. Sembra inoltre paradossale che un laureato in scienza
della formazione debba conseguire i 60 CFU per lavorare nei nidi”.
Potete leggere il
comunicato per intero da qui