Cronaca Bambina Scendono in piazza
con lo slogan #NoRetroattività!
Sono gli studenti di Scienze dell’Educazione dell’Università di
Milano Bicocca e della Sapienza di Roma che protestano, non per ragioni filosofiche, ma per ragioni molto pratiche. L’oggetto
del disaccordo è il testo di legge ZeroSei (decreto
legislativo 65 della legge 107). E più esattamente articolo che definisce i titoli di studio necessari per accedere alla professione di
educatore nei nido.
Perché si protesta?
Sul testo di legge si scrive che d'ora in avanti per entrare a
lavorare al nido come educatore si dovrà maturare una laurea
specifica e non basterà più la generica laurea in Scienze
dell’educazione. La laurea ha lo scopo di formare educatori
che, fino all’approvazione dalle legge, avrebbero potuto impiegarsi sia al
nido, che nei centri diurni per anziani, che in centri di recupero...
D’ora in poi (art4 paragrafo e) sarà
necessaria “il conseguimento della laurea in Scienze
dell’educazione e della formazione nella classe L19 ad
indirizzo specifico per educatori dei servizi educativi per
l’infanzia”. E quindi tutti gli studenti del corso triennale in
Scienze dell’educazione che non hanno intrapreso uno percorso
specifico rimarranno tagliati fuori dai nidi.
Come si protesta?
Qualche giorno fa, venerdì 18 maggio, gli studenti di
Scienze dell’Educazione dell’Università Milano-Bicocca e della
Sapienza, si sono riuniti in assemblea per rivendicare la
possibilità di lavorare anche al nido per tutti i
laureati in Scienze dell’Educazione immatricolatisi fino a
quest’anno.
Il pericolo qual'è?
Andrea Torti coordinatore di Link Coordinamentouniversitario spiega sulle pagine di La Repubblica “Riteniamo
inaccettabile la retroattività del decreto e chiediamo quindi che
per tutti gli studenti e i laureati immatricolati entro l’a.a.
2017-18, la laurea in Scienze dell’Educazione consenta l’accesso
ai posti di educatore al nido indipendentemente dalla presenza o meno
di un indirizzo specifico infanzia. Creare un corso di laurea
specifico per lavorare negli asili nido e in tutti gli altri ambiti
dell’educazione e avere un corso di laurea che, invece non permette
di accedere al lavoro negli asili nido, andrebbe a creare corso di
laurea di serie A che permetterà l’accesso a tutti gli ambiti
educativi e a cui, proprio per questo motivo, si iscriveranno più
studenti, e un corso di serie B, più generale e con minori
prospettive lavorative successive. Chiediamo che il decreto non sia
retroattivo e che si trovi un’immediata soluzione per chi oggi
frequenta già il corso di Scienze dell’Educazione”.