Cronaca Bambina Cos'è una pluriclasse? E' una classe mista, eterogenea dove bambini di diverse età convivono nella stessa aula. Una cosa a cui siamo abituati quando parliamo di nidi o di scuole d'infanzia. Ma quando le pluriclassi sono alla primaria? Succede in Basilicata dove il
prossimo anno ci saranno mille alunni alla scuola d’infanzia
e alla primaria. E, se leggendo state
pensando che il fenomeno riguardi una regione tutto sommato lontana,
non è affatto così. A dare l’allarme di una continua
decrescita che sta svuotando le scuole è stata, qualche giorno fa la Fondazioni
Agnelli (leggi
qui) che ipotizzava un 2028 con – 1 milione di studenti. Anche Aldo Fortunati responsabile per l'Istituto degli Innocenti (leggi
qui) ipotizzava, in una nostra intervista, una possibile “guerra” tra nidi e scuole
d’infanzia per l’accoglienza dei bimbi. In Basilicata il problema è già realtà e per
risolverlo, la regione ha riorganizzato gli studenti in classi uniche con bambini compresi tra i sei e i dieci anni. A lanciare l'allarme è Paolo Laguardia per Cgil.
La Basilicata in
numeri
Il prossimo anno
saranno: meno 446 alunni per il comparto Infanzia. Meno 520 alunni
alle primarie. L’allarme è stato lanciato dalla Flc Cgil di
Potenza sulla base dei dati forniti dall’amministrazione
scolastica. Paolo Laguardia segretario provinciale spiega in
un lungo comunicato “Un quadro impietoso della scuola lucana che da
un lato subisce l’ennesima riduzione della popolazione scolastica e
dall’altro fa registrare un preoccupante aumento del numero delle
pluriclassi”.
Meno bambini? Più
classi miste
Al calo di bambini corrisponde aumento di pluriclassi. Il che alla scuola primaria crea non pochi problemi. Come si organizza una lezione a bambini diverse età? Come rispettare i programmi? In provincia di Potenza il problema è più sentito l’anno prossimo saranno 84 le classi miste. Sei delle quali saranno uniche, che significa, alunni dalla prima fino alla quinta nella stessa aula con gli stessi docenti. Nel materano il numero nelle classi miste è di 20 unità. Laguardia incalza “Considerato che le classi attivate nell’organico di Potenza sono complessivamente 862, il 10% di esse sono costituite da pluriclassi: questo significa che quasi un alunno su 10 frequentante la scuola primaria è inserito in una pluriclasse, vale a dire all’interno di un modello didattico e organizzativo arcaico, chiuso e asfittico, assolutamente inadatto alle necessità pedagogiche e didattiche dei nostri tempi, in particolare nella fase critica per la formazione rappresentata dalla scuola primaria”
La proposta dei sindacati
Per ovviare il
problema si dovrebbe riorganizzare la rete scolastica in
poli formativi: “piega Paolo Laguardia avanza l’ipotesi “si
possono individuare i centri scolastici aggregatori e i comuni
baricentrici su cui strutturare il servizio scolastico, raccordando
questa scelta con il piano trasporti, con l’anagrafe dell’edilizia
scolastica, con i servizi di mensa erogati dai comuni e con la messa
in sicurezza degli edifici scolastici”.
Dalle scuole ai
nidi
“L’accesso ai nidi e ai servizi all’infanzia e una adeguata formazione primaria sono fondamentali nei processi di apprendimento e nella costruzioni di strumenti di resilienza. È nei primi segmenti di scuola che si sviluppano le potenzialità di ciascuno ed è lì che bisogna intervenire per affermare modelli di scuola di qualità, sia in termini di strutture che di modelli di apprendimento.
Le conclusioni
“Occorre un grande
dibattito pubblico sulla scuola – conclude - che sia capace di
offrire un’offerta formativa adeguata ai bambini e ai ragazzi della
nostra regione, a maggior ragione nei territori a maggiore
spopolamento e nelle zone a più alto svantaggio economico-sociale,
creando le condizioni per il superamento le disuguaglianze di
partenza”.