Lettera da...
L'educatore è un lavoro ormai "riconosciuto". Per intraprendere l'attività è indispensabile la laurea. L'abbiamo scritto tante volte, la questione è stata definita, anche se in modo non del tutto chiaro, sia nella legge ZeroSei (decreto attuativo n 65 della legge delega 107/2015)che nella legge soprannominata “Legge Iori”. Ma oltre al titolo di laurea servono tante altre definizioni e tutele, sopratutto in un sistema integrato.
Oggi riceviamo e pubblichiamo la lettera di M.C. che pone l'accento su un tema delicato e molto pratico: lo stipendio.
Cara
BolognaNidi
Sono educatore da
oltre dieci anni ed esercito la professione in un nido in convenzione
in Piemonte(...) Per seguire la mia passione mi sono trasferita dalla
Sicilia, dove ho lasciato la famiglia, e dopo aver studiato a Bologna
ed aver trascorso un breve periodo in città, mi sono trasferita
nuovamente per lavoro.
La
laurea ha significato anni di studio e tanti sacrifici per
me e la mia famiglia. Eppure non mi sono
mai pentita perché ritengo che lo
studio, e la formazione, siano
indispensabili strumenti di supporto a questo complesso lavoro che ci
pone quotidianamente di fronte a nuove sfide.
Le
responsabilità che come educatrice mi sono assunta e mi assumo sono
davvero moltissime(...) E' davvero un lavoro emotivamente e
fisicamente difficile e logorante. Ogni genitore che incontro guarda
a noi educatrici che grandissime aspettative perché quasi tutti i
genitori sperano il meglio per il proprio figlio: la persona più
competente, la più preparata ma anche la più appassionata(…)
Io
però in busta paga, per circa 35 ore settimanali, percepisco 1100
euro mensili. E non è facile vivere al nord con uno stipendio di
questa portata. Del resto conosco colleghe molto meno fortunate di me
a cui vengono stipulati contratti irregolari e che percepiscono 700,
800 euro mensili.
Non
mi soffermo poi sulle tutele frequentemente disattese (...)
Perché in un mondo dove tutto, o quasi, è calcolato sui soldi noi educatrici siamo pagate quanto un lavoratore che non ha alcun titolo di studio o responsabilità?
Ritengo
che questo sia un problema molto importante(...)
Uno
stipendio basso induce tante educatrici a lasciare la professione per
sfinimento e magari dopo anni di studio.
Uno
stipendio basso induce tutto verso il basso e costringe
all'abbassamento qualitativo. (...)
Cosa
ne pensate
di stabilire un tariffario professionale minimo?
Ritengo
che potrebbe essere un primo passettino verso la qualifica della
professione e dei servizi. E forse si potrebbe impiegare parte delle
risorse che finalmente i nidi oggi ricevono dallo Stato anche per
questo.
M.C.