Cronaca bambina. La notizia ha fatto
presto il giro del web e dei giornali nazionali. E non c’è da
stupirsi perché è davvero curiosa. Il fatto è accaduto in
Toscana dove l’assessore alla scuola di Monte San Savino
ha deciso di vietare Whatsapp del nido tra educatori e
genitori. Il motivo? Tra i più semplici: le notizie che circolavano
creavano spesso confusione e generavano stress tra i lavoratori.
Chat vietata
Perché si archivia la chat?
Il gruppo Whatsapp con genitori e insegnanti verrà definitivamente archiviato e cancellato. Il perché è presto detto: le chat, come quelle fra genitori e maestre, possano creare stress collettivo, oltre a far passare informazioni spesso sbagliate o comunque distorte. Dialogare direttamente hanno sottolineato durante la riunione crea meno fraintendimenti.
Una notizia locale?
La notizia da locale ha assunto proporzioni sempre più grandi fino ad arrivare alla stampa nazionale. La notizia è forse stata particolarmente gradita dai giornalisti, che hanno trovato in questa difesa delle vie di comunicazione ufficiali, anche una rivalsa della professione ormai scavalcata da tanti altri mezzi di comunicare.
E senza chat?
L'assessore alla scuola Rampini ha tenuto a precisare che la volontà della Scuola è quella di evitare il più possibile errori di comunicazione che, per via della vasta quantità di messaggi presenti in chat, sono molto probabili. La chat è stato definita un motivo di forte stress per le educatrici “costrette” a rispondere a richieste di vario genere da parte dei genitori. D’ora in poi tutte le comunicazioni arriveranno tramite i rappresentanti di classe, a voce o per iscritto. Farà scuola questa iniziativa? Si estenderà in altri nidi?