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Pensieri
e parole Tante volte scorrendo post e commenti on-line, mi
imbatto in veri e propri sfoghi di educatrici stanche per via della
continua maleducazione dei genitori. Sono talmente tanti questi
racconti rispetto all’incapacità e al menefreghismo che il
ritratto delle nuove generazioni di mamme e papà è spesso impietoso
anche senza andare a leggere Crepet.
I genitori
mandano il bambino al nido malato
Questa è la cosa
che viene raccontata con maggiore frequenza e più forza. Il bambino
malata che viene inserito in una comunità è un problema, per se’
stesso e per gli altri. “Ha solo un po’ di raffreddore” Dice la
mamma con il cellulare in mano che sta correndo verso la stazione per
prendere il treno in tempo per essere alla riunione mattutina… Il
bambino con la moccola al naso entra al nido e gioca tranquillo
finché qualcuno non gli strappa il gioco di mano e inizia a piangere
disperato, sono passate due ore dall’ingresso, l’effetto
tachipirina è passato e la temperatura del bambino segna 38,8. A
quel punto non c’è che prendere in mano il telefono e avvisare la
mamma che stamattina è corsa a prendere il treno per dirle che,
guarda un po’ la febbre che aveva ieri ce l’ha anche oggi….
I genitori non
tolgono il pannolino fino ai tre anni e oltre
I bambini sempre più
spesso portano il pannolino fino a età improbabili e quando arrivano
all’infanzia, spesso sono in difficoltà perché ancora portano il
pannolone, che grazie alle ricerca dei produttori , sono diventati
invisibili, sgambati, ultrasciutti, ma sono e rimangono pur sempre
pannolini e i bambini sono ancorati a questo impedimento alla
conquista, non sempre semplice, dell’uso del vasino.
I genitori
arrivano tardi al nido
I genitori arrivano
all’ora che gli pare, tardi al mattino, e tardissimo al pomeriggio.
Spesso arrivano di corsa non chiedono scusa e ancora con il cellulare
incollato all’orecchio, fanno un cenno veloce perché stanno
parlano di lavoro...e così all’educatrice che si è dovuta fermare
10’ in più e che arriverà in ritardo anche lei, magari a prendere
la figlia, che sta aspettando dall’altra parte della città diventa
una bestia.
I genitori si
scusano e non ascoltano
Ci sono poi altri
genitori che inventano le scuse più assurde per giustificare
ritardi, disattenzioni e mancanze del loro bambino che magari al nido
si trasforma in Hulk e carico di angoscia e ansia picchia tutti per
qualunque motivo. Le scuse sono varie “Il traffico mi ha bloccata”
“ Ma a cosa non fa così!” “ma giuro che stanotte non aveva la
febbre!” eccetera eccetera.
Un rapporto difficile
Ci sono delle volte che il rapporto con i
genitori diventa impossibile eppure, nonostante tutto, il lavoro
dell’educatore, al nido in particolare, è anche quello di
accogliere i genitori, anche quelli che sembrano un po’, come dire?
Stronzi, si anche loro vanno accolti. Perché accoglierli fa parte
del lavoro ma anche perché sono loro i primi ad essere in
difficoltà! I bambini di oggi forse sono diversi dai bambini di un
tempo sono meno obbedienti, più maleducati, e meno maturi per certi
aspetti...ma un tempo c’erano semplicemente altri problemi: igiene,
pulizia, malnutrizione, ignoranza diffusa... insomma educare non
è mai stato facile ma il buon educatore è sempre in ascolto.