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Cronaca Bambina Con il maltempo i nidi e le scuole sono rimasti
chiusi. E’ successo in tante parti del paese da nord come a sud. E
ora che l’ondata di piogge torrenziali è passata, rimangono sul
tappeto tante domande sulla sicurezza delle strutture educative.
Senza fare inutili allarmismi abbiamo tentato di ricostruire lo stato
dei servizi educativi dopo il maltempo. E a livello nazionale, Roma
spicca per la mala gestione. La poca sicurezza nei nidi, che ormai
pare non stupire più i romani, dovrebbe seriamente essere indagata.
Abbiamo tracciato un piccolo scenario “storico” per giungere
all’attualità. Ed è allarmante!
Le scuole a pezzi
Il
Tempo fa un ottimo spaccato dello stato di degrado delle scuole
romane. Il presidente dell’Associazione nazionale presidi del
Lazio, Mario Rusconi, dichiara senza perifrasi “A Roma ci sono 120
istituti che necessitano di interventi urgenti, accanto alle 177
scuole della provincia di cui la quasi totalità (2 su 3) risulta
priva della certificazione antincendio”. Scuole “a pezzi”
L’articolo si concentra sulle scuole e fa solo un breve accenno ai
nidi dicendo solo che sono rimasti chiusi per il maltempo.
I nidi crollano
Passato però il maltempo, e dopo i controlli del caso, si torna
tutti a scuola ma al nido Brontolo crollano i controsoffitti.
L’associazione dei consumatori Codacons, che fa un esposto sul
caso, dichiara anche come “le educatrici avessero già segnalato
alle autorità competenti alcune criticità della struttura sul
fronte della sicurezza” Leggi qui
Il 26 gennaio 2018 alla Scuola d’infanzia Manzoni, zona Appio
Latino, crolla il controsoffitto, e crolla di colpo, sfiorando,
fortunatamente solo sfiorando, la tragedia perché i bambini non
erano presenti in mensa. Con il crollo è caduto a terra anche uno
scaldabagno di ceramica, fissato su una parete, il refettorio si è
riempito d'acqua e di pannelli in cartongesso andati
in frantumi. (Leggi qui)
Il 17 aprile 2018 l’asilo nido al Quadrato rimane chiuso per il
crollo di una porzione di controsoffitto. Anche questa volta
fortunatamente la tragedia è solo sfiorata, perché il crollo è
avvenuto durante la notte. La consigliera dem Francesca Biondo chiede
chiarimenti “...abbiamo chiesto più volte, una verifica dello
stato di tutti gli edifici scolastici in cui i nostri bambini vivono
e crescono” Leggi qui
Solo l’anno prima l’assessore alla scuola Baldassare di fronte
al calo delle iscrizioni dei bambini nei nidi di Roma Capitale
dichiarava:
“Dobbiamo fare delle scelte ed essere coerenti con il mandato
che ci hanno dato gli elettori: c’è un discorso a favore del
pubblico. Stiamo continuando a fare investimenti notevoli per
migliorare i nidi comunali sia sul fronte del personale che delle
infrastrutture. I nidi convenzionati erano nati come modalità per
supplire ad un’offerta carente dei comunali e fanno parte del
sistema integrato pubblico-privato. Questo non l’abbiamo cambiato
ed anche per l’anno prossimo ci sarà una formazione congiunta per
garantire la stessa qualità.” Leggi l’articolo qui
L’anno prima, nel 2016 a crollare è controsoffitto del nido
Freccia Azzurra a Monteverde Vecchio che crolla più volte, prima a
Maggio e di nuovo a Ottobre. Le mamme che raccontano questa
incredibile storia, che ancora una volta per fortuna non ha causato
vittime, si dichiarano preoccupate e chiedono riparazioni vere! Vedi
qui. Scorrendo poi tra le pagine del Messaggero trovo una lettera del
24 gennaio 2013. La lettera è di una mamma che scrive come l’asilo
il Mondo Fatato del X Municipio è tutt’altro che sicuro e di come
sia preoccupata della situazione. (leggi qui)
Conclusioni e pensieri
Da questo rapida carrellata di notizie, che continueremo ad
indagare, due pensieri.
Primo pensiero: Stiamo aspettando la tragedia e cioè che il
prossimo contro soffitto cada in testa a qualche bambino? Perché a
giudicare dalla frequenza è certo che prima o poi succederà…
Secondo pensiero: la giunta Raggi ha modificato i criteri di
iscrizione ai nidi, favorendo la frequentazione dei nidi pubblici,
più spesso vecchi e dove la manutenzione langue, e di fatto
sfavorendo i nidi convenzionati. Questa è stata una scelta politica
precisa “favorire il pubblico perché bene comune”. Ma il fatto è
che il bene comune è stato trascurato da tempo e non si può solo
cacciarci dentro più bambini, ma si deve anche investire di più, e
la manutenzione, diventata davvero urgente, è parte integrante di
questi investimenti.