Parola
a… Si tratta di un’idea semplice e al contempo molto
interessante. Un'idea o meglio una scelta politica. Oggi incontro il sindaco Gilberto Desiati, del
comune di Villanova del Ghebbo (Veneto),che ha scelto di fronte a problemi impegnativi quali denatalità e crisi del lavoro di investire in un nuovo asilo nido.
Cos’è
un nido intercomunale?
Il
nido è comunale quindi
sotto il controllo del comune e
gestito della cooperativa Peter Pan che ha vinto la gara d’appalto.
L’utenza
invece è
più ampia allargata
a più
comuni.
Quindi
ospita bambini di altri paesi?
Esattamente.
Solo
il 15, 20% dell’utenza è
residente
nel nostro comune. Il
nido apre in una strada che incrocia altri 4 comuni che è percorsa
tutti i giorni da tanti pendolari.
Perché
questa modalità?
Per
più motivi. Il nostro comune soffre,
come molti altri, di denatalità. A molti sembrava
inutile aprire un nido senza
domanda. Eppure andando
ad analizzare le esigenze del territorio, verificando
gli
spostamenti quotidiani di tante famiglie, abbiamo capito che poteva
invece
strategico
aprire un servizio educativo
allargato
ad altri
comuni limitrofi.
Chi paga
il servizio?
Una
parte del costo è coperta
dalla retta dei genitori, un’altra parte dal comune e infine c’è
un contributo da parte della regione.
Quanto
cosa una retta?
Il
costo si aggirano tra
i 230
euro mensili ai
300, dipende dall’orario.
Oltre
alla retta chi paga?
A
spanne diciamo che circa
il 30% è il contributo da parte della regione Veneto,
il resto è
spesa è a
carico del
comune. Mentre
un
investimento di circa 100 mila euro è stato elargito
dalla
fondazione Cariparo per la realizzazione del progetto.
Il nido
funziona?
E’
un successo. In
quattro anni di
attività ha
sempre
avuto molte domande.
Ci sono
restrizioni di cittadinanza?
No
il nido è aperto a quanti ne fanno domanda. La nostra comunità ha
una presenza storica di comunità cinese e marocchina e al nido sono
accolti tutti.
Perché
senza bambini e in un periodo di crisi aprire un nido?
A
mio parere il
nido dovrebbe uscire dalla logica del servizio sociale e rientrare a
tutti gli effetti nella logica del servizio educativo e formativo. Le
scuole non chiudono perché dovrebbero chiudere i nidi? Gli asili
non
dovrebbe più
pesare così
tanto sui
bilanci del comune e
questo è un problema aperto che rimane ad ogni modo, la
nostra è stata una scommessa che ha avuto ottimi risultati.