Parola
a… Oggi incontro Samantha Zoppi. Laureata in lingue
straniere è specializzata in glottologia infantile e da anni fa corsi e
laboratori in lingua per i bambini. Lo fa con un metodo molto speciale, un metodo
al contempo ludico e innovativo pensato anche per i piccolissimi.
Quale livello di
conoscenza della lingua inglese è richiesto per lavorare in un nido
bilingue ? Per
insegnare una lingua il livello delle essere sempre C1 o C2 del
quadro di riferimento europeo. Meglio un laureato in Lingue o
comunque chi possiede una padronanza ottima della lingua. Quello che
conta nell'approccio con i piccolissimi del nido è il metodo. Senza
una costante esposizione del bambino alla lingua, un buon metodo di
insegnamento e una buona dose di capacità relazionali personali
dell'insegnante non si ottengono risultati apprezzabili.
E' davvero importante lo studio della lingua straniera
fin dal nido? Certo, imparare una lingua è una di quelle attività che prima si
cominciano e meglio è! Se lo si fa fin dai primi anni di vita e si
mantiene un'esposizione costante alla lingua il risultato sarà un
bambino in grado di esprimersi perfettamente in 2 lingue: un bambino
bilingue insomma che in questo mondo così globalizzato credo sia il
miglior regalo possibile!
I suoi corsi
seguono un metodo particolare? Si,
il metodo del Format Narrativo “Le Avventure di Hocus&Lotus”.
Un metodo ideato dall’Università La Sapienza di Roma.
Dove
si parte per insegnare una lingua straniera? Si
comincia sempre dall’ascolto e in fondo, i bambini sono ottimi
ascoltatori purché…
Purché? Siano
interessati a ciò che ascoltano. Il metodo che seguo punta proprio
sul coinvolgimento dei bambini.
Per cui? Per cui durante i corsi abbiamo dei momenti rituali e un po’ magici per iniziare e per finire la lezione in modo che tutti siano a proprio agio.
Meglio
parlare solo in lingua? Diciamo
che per imparare a parlare occorre voler comunicare con l’altro.
Ecco perché noi parliamo solo la lingua che siamo venute ad
insegnare.
Ma
come possono capire i bambini? Non
si devono fare lunghi discorsi o discorsi difficili. Per farsi capire
è importante ancorare un gesto, ad un suono. A forza di ripetere
diventerà famigliare e diventerà uno stimolo per la fantasia, la
passione e la voglia di comunicare nei bambini.
Infine ci
consiglia un buon libro da leggere sull'importanza
dell’apprendimento delle
lingue in età precoce? I libri sul bilinguismo sono
tantissimi.. secondo me due sono in particolare molto interessanti.
Il primo è Il bambino bilingue di Bauer. Il secondo è Crescere nel
bilinguismo di Contento. Aggiungo poi gli studi di Franco Fabbro
sulle neuroscienze correlate al bilinguismo davvero molto
interessanti.
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