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Laura Branca
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BolognaNidi |
Cronaca Bambina Dal 10 marzo i bambini che frequentano i nidi e scuole d'infanzia sono obbligati per legge ad essere vaccinati. Non tutti sono in regola, senza creare allarmismi possiamo dire che la copertura dei vaccini è aumentata e sta salendo ma ancora c'è chi resiste all'obbligo. I comuni si comportano di fronte agli inadempienti in modo diverso.
Un giro per Italia
I dati sono incerti e differenti nei diversi territori. A Roma ci sono stati alcuni bambini, pochi, allontanati da nidi e scuole, mentre in Piemonte pare non ci siano stati problemi. A Napoli non si presentano (da stamattina) casi di bimbi senza certificato, anche la Lombardia risulta in regola, in particolare Milano pare abbia raggiunto la corretta percentuale di copertura minima (95%)
In Campania invece la situazione risulta più difficile con bambini non in regola e in alcune scuole è scattata la sospensione fino alla comprovata certificazione. A Livorno due genitori sono ritenute responsabili di falso in atto pubblico. Le scuole di Palermo stanno verificando e incrociando i dati dell'anagrafe vaccinale. I dati saranno valutati nei prossimi giorni. A Pisa dai primi controlli pare che il 10% dei bimbi iscritti al nido e all'infanzia non sia ancora in regola.
A Bologna circa 300 bimbi tra quelli iscritti non risultano in regola. Si tratta ddi una quota inferiore al 4%. Le famiglie infatti non avrebbero ancora inviato la documentazione necessaria a certificare la regolarità vaccinale.
In Liguria dai primi dati sembrano oltre 1600 i bimbi non in regola secondo i dati forniti dall'Azienda sanitaria della Regione.
Dove scatta la sospensione?
Ogni comune ha scelto strategie diverse, c'è chi da ancora del tempo come il comune di Bologna, c'è chi applicherà da subito la sospensiva, come a Roma ma molte sono le città dove i dati si stanno verificando. Se da lunedì sono stati allontanati alcuni bimbi, oggi La Repubblica (legge qui) riportava una significativa intervista di un genitore che nella mattinata ha ricevuto la telefonata di allontanamento. Le coperture sono comunque in aumento e sono pochi i genitori che ancora "resistono" all'obbligo di legge.
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