Cronaca
Bambina 18mila panini avariati stavano per finire sui
tavoli
della mensa scolastica dei bambini bolognesi. Mense servite da RiBò
azienda che fornisce i pasti nelle scuole d’infanzia,
primarie e medie. Oggi incontro Giulio Manino portavoce
dell’Osservatorio della mensa cittadina per farmi raccontare questi
ultimi avvenimenti e la situazione generale.
18 mila panino
avariati: cosa succede?
Siamo in attesa di
maggiori dettagli. Quello che sappiamo al momento è che la
situazione è stata gestita molto bene.
In che senso
gestita bene?
Al centro pasti di
Castel Debole il personale ha individuato delle anomalie ai panini
che dovevano essere recapitati nelle scuole. Tutti i panini che
sarebbero dovuti partire da tre distinte cucine in tre punti della
città, sono stati ritirati e nelle scuole sono stati recapitati
crakers per il pranzo senza ritardi. I bambini non si sono accorti di
nulla. Insomma possiamo osservare che è scattata la procedura in
modo corretto.
Ma i panini erano
avariati…
Ad ora non
conosciamo cosa sia successo. Non sappiamo se è stato un difetto di
confezionamento o di produzione, ad esempio... Verificheremo e
controlleremo come siamo soliti fare.
In generale in
servizio mensa funziona bene?
In generale non ci
sono problemi evidenti o irrisolvibili. Ci sono cose possono
migliorare, certo, e alcune questioni che sono migliorate nel tempo.
Ad esempio cosa è
migliorato?
L’introduzione
della busta “salva cibo” con cui i bambini possono tornare a casa
con gli avanzi. E limitato solo ad alcuni alimenti, da solo non
basta, per contenere gli sprechi che ancora ci sono ma è un buon
passo avanti per tutti.
Anche per i
bambini?
Certo. Così i
bambini iniziano ad avere un rapporto diverso con il cibo avanzato.
Imparano che l’avanzo non si butta ma si può riutilizzare. I
genitori poi possono vedere cosa mangiano i loro figli a scuola: tra
frutta, merende e pane.
Ci sono ancora
questioni in sospeso che hanno portato alla chiusura di SeriBo e alla
nascita di RiBo: un utile di 1 milione di Euro che avrebbe dovuto
realizzare un nuova centro pasti.
Quel milione
dov’è oggi?
Si riferisce al
credito etico. Per ora la questione rimane sospesa. Stiamo aspettando
di capire a che punto siamo con la realizzazione del nuovo centro
pasti.
E a che punto è?
Abbiamo messo questo
la questione come punto di discussione per il prossimo incontro. Per
ora sappiamo che c’è il grezzo ma non sappiamo a che punto sia.
Altre questioni
importanti di chi vi state occupando?
Stiamo lavorando per garantire un maggiore coinvolgimento dei genitori che sono al nido. Oggi c’è
un gruppo che monitora. Sarebbe importante che potessero relazionarsi
come già lo facciamo nelle scuole e come già succede in
altre città.
Altro?
Il bando che ha affidato i pasti a RiBò è in scadenza
ed è ora di fare un bilancio e capire come lavorare sul nuovo
bando. Anche all’osservatorio è tempo di rinnovare le cariche dei
rappresentanti, insomma, c’è tanto da fare.
Ci sono genitori che portano il pasto da casa o che hanno espresso il desiderio di farlo?
L'anno scorso c'erano alcune famiglie, poche, che venivano a prendere i bambini e poi li riportavano a scuola. Erano quasi tutti genitori di origine straniera e i motivi erano i più diversi. Il numero era limitato a pochi casi.
Osservatorio della mensa cittadina lo trovi qui