Scuola e costituzione |
Parola
a... Un milione di contributi regionali
alle scuole d’infanzia private, un altro milione dal Comune di
Bologna e al contempo si contano oltre 200 bimbi in lista d’attesa
alle scuole pubbliche. “Questo in spregio del referendum cittadino
del 2013” Sbotta il portavoce del comitato bolognese Scuola e
Costituzione. Oggi incontro Bruno Moretto per farmi raccontare le
nuove battaglie che il comitato intende portare avanti.
Tanti
bambini in lista d’attesa e finanziamenti alle scuole paritarie
private: succede solo a Bologna?
No, non succede solo in città o in regione Emilia Romagna ma in molte parti
d’Italia. Ma a Bologna c’è stato un referendum, molto
combattuto, che ha avuto un chiaro risultato.
Un
referendum con un risultato preciso è vero ma un referendum solo
consuntivo...
Certo,
ma i cittadini hanno espresso una chiara posizione: non vogliono che le
scuole private siano finanziate con soldi pubblici. Del resto anche
la nostra costituzione su questo punto è molto precisa. Il sindaco
invece se n’è infischiato.
Il
referendum si è svolto anni or sono, dopo di che Merola è stato
nuovamente eletto…
Al
ballottaggio l’alternativa era eleggere un sindaco leghista. Ma non
è detto che le cose vadano sempre così.
E
come potrebbero andare?
Potrebbe
andare in modo del tutto diverso. Non è detto che voteremo sempre
gli stessi! Il Partito Democratico dovrebbe mettersi in ascolto dei
cittadini. Ci sono tante associazioni, tanti comitati che fanno
politica dal basso e realizzano cose bellissime e che hanno bisogno
di ascolto.
E
invece..?
Anche
il presidente della regione Bonaccini non ascolta e del resto nemmeno
si interroga. Ultimamente ha ipotizzato un’autonomia differenziata
per la nostra regione questa autonomia si applicherebbe anche per la
scuola. Non è un passaggio da poco! Eppure il presidente non ha
consultato i cittadini, almeno i leghisti della Lombardia e del
Veneto, le altre due regioni che hanno proposto l’autonomia, hanno
fatto prima un referendum. Qui in Emilia Romagna pensano di potersi
permettere il “lusso” di fare quello che vogliono, di rapportarsi
direttamente con l’Austria o la Germania tralasciando la povera
Calabria, o la Sicilia? Veramente mi chiedo se questo è il modo di
stare in Europa che vogliamo immaginare
Prossime
iniziative?
Le
prossime iniziative sono una campagna unitaria con i sindacati e
altre associazioni di raccolta firme di adesione al documento
nazionale contro la regionalizzazione del sistema di istruzione.
Dove
sarà possibile firmare?
Il
primo banchetto sarà sabato 20 alle ore 15-18 in via Orefici. Il
secondo il 25 aprile al Pratello tutto il giorno mentre il 1 maggio
saremo in piazza Maggiore.