Cronaca Bambina Ad un mese dalle elezioni europee possiamo fare un rapido bilancio sulle politiche che partiti e movimenti hanno portato avanti rispetto ai servizi educativi e all'infanzia.
I dati dei
sondaggi
L’agenzia Agi
nei giorni scorsi pubblica i dati dei sondaggi. In testa rimane la Lega con
un 32,3%, segue il M5S con il 22,3%, il PD recupera e va al 21,3%
mentre FI si ferma al 9,5% e Fratelli D’Italia è stabile al 5%. Gli altri
partiti, al momento, non dovrebbero superare lo sbarramento
del 4% .
Il governo
giallo-verde: cosa hanno fatto per i servizi educativi?
Ha cancellato il
bonus Baby-sitter o asilo nido e ha ri-finanziato per il 2019 il
fondo triennale a sostegno della legge 0-6
aggiungendo ulteriori 10 MLN.
L’ex governo
Renzi: cosa ha fatto per i servizi educativi?
Ha
approvato la legge 06 e l’ha finanziata con un
piano triennale. Erano molti
gli esperti del settore, e in particolare il Gruppo Nazionale Nidi a cui
dobbiamo l’impianto delle legge, che auspicavano un rinnovamento legislativo.
I partiti da
vicino: la Lega
La Lega si è mossa rispetto ai nidi con un doppio sguardo a volte
divergente. In Lombardia ha approvato la legge sull’introduzione
delle telecamere nei servizi oltre ad introdurre una maggiore formazione per il personale (il finanziamento è stato scarso e ha sta avendo diverse
difficoltà attuative). Sempre in Lombardia è stato approvato un finanziamento, direttamente ai comuni,
per abbassare le rette dei servizi fino alla gratuità per i soggetti più fragili. Il progetto è stato reso
possibile anche grazie al finanziamento statale previsto per la legge 0-6.
Sempre la Lega ha lanciato il disegno di legge, ormai celebre, a firma del
Senatore Pillon su cui non ci soffermiamo nuovamente (leggi qui)
M5S
A livello
nazionale oltre alle politiche già menzionate
non abbiamo particolari cose da aggiungere.
Le maggiori novità portate avanti dal M5S le
troviamo a livello cittadino
e le
riscontriamo a Roma e a Imola. A Roma
la
situazione, come abbiamo più volte descritto, è molto complessa. Le
principali novità introdotte in fatto di gestione dei servizi sono
state: le stabilizzazioni del personale che lavora nei servizi, e il
cambiamento della modalità di accesso ai servizi che privilegia intenzionalmente l’iscrizione
al nido pubblico rispetto al convenzionato. A Imola il sindaco in
carica sta portando avanti una reinternalizazzione dei nidi: dalla
gestione indiretta a quella diretta.
PD Forti luci e
ombre con l’approvazione della legge 65 che di fatto, dopo oltre due anni,
ha prodotto risultati scarni. C’è da menzionare anche la battaglia
portata avanti dall’Onorevole Vanna Iori che in una legge di
bilancio è riuscita a far passare l’obbligatorietà dei titoli di
studio per la professione dell’educatore. Anche questo passaggio
legislativo presenta forti luci e ombre e non poche difficoltà.
Infine ricordiamo il cambio di legge portato avanti dalla
vicepresidente alla regione ER Elisabetta Gualmini (candidata alle elezioni EU)
che ha toccato tre grandi temi che riguardano da vicino i nidi: le
modalità di accreditamento dei servizi privati, una maggiore
elasticità rispetto agli orari e ai calendari e un monitoraggio
continuativo della salute psico-fisica del personale assunto per
lavorare nei servizi.
Forza Italia A
livello nazionale c’è poco da raccontare se non l’approvazione
della legge Lorenzin che ha reso obbligatorio i vaccini per poter
frequentare i servizi educativi (per le scuole questo requisito non c’è)
Una legge che ha fatto molto discutere insieme al FertilyDay. La Lorenzin ha lavorato in
tre governi: Letta, Renzi e Gentiloni.
Oggi ha
fondato uno suo partito: Civica Popolare. Altra donna di Forza Italia, che sui
nidi si è spesa sopratutto per denunciare la situazione del sud, è il deputato Mara Carfagna già ministro durante
il governo Berlusconi di cui però non ricordiamo particolari
iniziative sul tema educativo.
Fratelli d’Italia A
parte alcune dichiarazioni in campagna elettorale con lo slogan "nidi
gratis, nidi fino a sera e nidi anche in estate", non si annoverano ne’ particolari denunce, ne’ particolari
politiche attuative sui servizi educativi rivolti ai più piccoli.
Conclusioni Per dirla molto brevemente: auspichiamo meno parole e più fatti, qualunque colore venga premiato dal prossimo voto.
E per 'fatti' si intendono prima di tutto finanziamenti che non siano le solite elargizioni fatte a scopo elettorale, ma che abbiamo la capacità di incidere veramente su piani a medio e lungo termine.
Conclusioni Per dirla molto brevemente: auspichiamo meno parole e più fatti, qualunque colore venga premiato dal prossimo voto.
E per 'fatti' si intendono prima di tutto finanziamenti che non siano le solite elargizioni fatte a scopo elettorale, ma che abbiamo la capacità di incidere veramente su piani a medio e lungo termine.