Mamma
portami al Nido! Ci sono tante storie che si vivono tutti i giorni nei nidi. Alcune storie sono
potenti e richiamano sentimenti e fatti che legano insieme
testimonianze e vissuti. Oggi pubblico la bellissima lettera di un
genitore di Viterbo, Jenny Di Virgilio, che con parole semplici e
accorate descrive il suo nido: il nido “I cuccioli”. Un nido dove le
telecamere
non
ci sono perché c’è fiducia, un nido pubblico dove le bravissime educatrici
sono lasciate sole “ tediate
dalle tante difficoltà burocratico-amministrative”.
Riporto una lunga e
bellissima lettera.
L’accoglienza al
nido
“Ad
accoglierci ed allargare le braccia, in questo anno scolastico quasi
conclusosi, ci sono state le nostre fantastiche maestre, persone
preparate professionalmente, con tanta esperienza, ma anche con una
grande passione per i piccoli e la loro educazione.
Le cronache
dell’orrore
“In questo periodo in cui la
cronaca ci riporta di continui episodi di violenza fisica e psichica
a danno di minori impossibilitati a proteggersi, in cui si crede che
sia sufficiente una telecamera di sorveglianza per garantire la
fiducia tra genitori e personale educativo, o ancora in cui si
ritiene che un asilo nido sia solo un parcheggio dove i bambini hanno
solo bisogno di essere puliti, cambiati e sfamati , sentivamo la
necessità di ringraziare queste persone che in breve sono diventate
punti di riferimento fondamentali per “i nostri cuccioli”.
Il tempo al nido
“Queste
persone rendono la giornata dei bimbi un luogo in cui ogni ora
vissuta insieme diventa stimolo di crescita. Niente è lasciato al
caso, dalla disposizione dei giochi, ad ogni singolo evento della
giornata. Al
nido “I cuccioli”
si programma, si progetta affinché ogni anno scolastico si trasformi
in stimoli di meraviglia, ma soprattutto in questo posto si guardano
negli occhi i bimbi, ci si ferma a sentire i loro bisogni, ci si
interroga in continua relazione con la famiglia perché il cammino
sia condiviso e tutti siano supportati.”
Il lavoro delle educatrici
Maestre che sanno abbracciare,
consolare, ma anche dare spazio e modo ai bambini di diventare sempre
più autonomi. Maestre che indicano la via e si fermano per guardarti
andare, che allungano le mani per prendere le tue, che ti accolgono,
che creano quel villaggio per i tuoi bimbi, ma anche per te.
Educatrici
così diverse e così complementari, tutte unite dal bene comune dei
bambini, tutte pronte a mettersi a disposizione, con le loro
peculiarità, per la crescita dei bimbi.
Educatrici lasciate
sole
“Un posto così pregno di doni
preziosi, l’unico nido comunale di Viterbo in cui le educatrici che
ci lavorano sono dirette dipendenti dell’amministrazione comunale,
dovrebbe essere sempre più conosciuto e supportato ed invece noi
genitori abbiamo assistito negli anni ad un inesorabile lavorio per
lasciarle sole. Sono maestre che lavorano senza appoggio morale, ma
ancor di più tediate dalle tante difficoltà
burocratico-amministrative e che fanno quotidiano ricorso a tutte le
loro risorse per cogliere e inventare opportunità di crescita per i
bambini, i nostri bambini che vivono un’età in cui il loro
cervello crea le basi del futuro, in cui miliardi di neuroni si
formano e si connettono”.
Lanciamo un appello
Vorremmo
ringraziarle coralmente e vorremmo lanciare un appello affinché
questo nido venga rivalutato e supportato, in modo tale da poter
diventare un punto di riferimento sociale ed educativo per il
quartiere in cui si trova e per la città di Viterbo tutta.
Un ringraziamento
Grazie maestre per ogni giorno
passato insieme, per ogni abbraccio e sorriso generosamente elargito,
grazie per aver avuto a cuore i nostri bambini come fossero stati
vostri… e oggi un po’ lo sono perché siete nelle loro prime
parole, siete nei ricordi e nelle piccole conquiste di ogni giorno.
Grazie per l’impegno e la dedizione, grazie per la professionalità
e la tenacia, grazie per la fantasia e per l’amore che avete donato
ai bimbi e all’intera comunità a loro legata.
Jenny De Virgilio per i
genitori del nido comunale I cuccioli
Fonte Tuscia Web