Cara Dada Daniela
Buongiorno dada Daniela,
Sono maestra ad una scuola d'infanzia comunale e mi sono trovata
da circa due anni a lavorare con una collega di grande esperienza
da cui ho davvero appreso molto. Da quest'anno sono riuscita ad
inserire nel progetto un corso di arte pittorica che sta avendo
grande successo sia tra i bambini che tra i genitori che mi dicono
che i figli sono molto contenti di questa esperienza. Ma per tanti
motivi che non sto a spiegare mi sono resa conto che questo
percorso sta creando invidie tra le colleghe, come se il mio corso
minasse la loro professionalità.
Mi sono resa conto che in questa
scuola di periferia nessuno negli ultimi tempi aveva proposto
qualcosa di alternativo e ora anche la mia collega di sezione si
lamenta che da quando faccio il corso i bambini non vogliono più
colorare le schede prestampate. Meno male! ho pensato io ma mi
rendo conto di essere comunque in tensione.
Come cambiare questa mentalità tanto "vecchia" senza essere
odiata e invidiata dalle colleghe?
Grazie S.
Cara S.,
Quello che racconti porta con se un immagine piuttosto comune, la realtà è difficile da cambiare, da trasformare!
Non
è cosi insolito trovarsi nella condizione di essere detestata proprio
per la propria vitalità, per la spinta propulsiva ad un tentativo
nuovo, alla "novità" come forma compresa nelle pratiche educative,
alla " sperimentazione " di nuovi percorsi........perché?
Perché significano! Perché risaltano!
Perché creano onde di crescita per i bambini...!
Dunque non è facile... e io forse non saprò darti una ricetta, ma solo un un'idea.
La sola cosa possibile è coinvolgere la persona/persone in questione.
Proporsi
sempre alle famiglie come SQUADRA, fare la proposta nuova come
possibile se fatta insieme, includere ...superare la resistenza
altrui...e includere.
Cercare di tracciare un cammino che ha il suo valore nell'essere fatto insieme...e cosi presentarlo.
Questa è una possibilità che rende il tuo progetto più accettabile...e condivisibile...non faccio mai previsioni facili, ma l'esperienza è stata questa anche per me.
Un caro saluto.
Daniela
Per scrivere a dada Daniela: info@bolognanidi. it