Cronaca Bambina
700 metri quadrati immersi nel verde per accogliere oltre 30 bambini.
Il nuovo nidi inaugurato da sindaco, dagli assessori e della ministra della giustizia che annunciava
"E' una festa perché qui i discorsi sulle pari opportunità diventano
concreti. Ed è bello pensare che la mattina mamma e bambino si muovono
insieme. Grazie a fatti come questi le donne potranno esprimere tutte
le loro potenzialità, quindi poveri uomini" (fonte La Repubblica)
Una festa che è durata un po' poco. Solo qualche anno perché oggi questo nido, privato, con accoglienza anche ai bambini del quartiere Novoli di Firenze , rischia la chiusura per lasciare spazio...
Forse a degli uffici. Forse, intanto la chiusura si paventa al 31 luglio senza un grande preavviso per famiglie.
La petizione delle famiglie
"Il nido è frequentato da bimbi piccolissimi, accompagnati attraverso
un lungo percorso di inserimento. Garantire a loro e alle famiglie
continuità e stabilità in un luogo che ci offre massima sicurezza è
fondamentale"
Lo spiega Carmen, una mamma che frequenta il nido con il suo bebè, sulle pagine del quotidiano FirenzeToday
"Cambiare asilo significherebbe
ricominciare un percorso stressante, soprattutto in questo periodo di
crisi pandemica, rompere gli equilibri interpersonali che creatisi
all'interno dell'asilo e tra le famiglie".
Tra i timori c'è quello che i locali possano essere adibiti ad altre
funzioni, per esempio uffici. La notizia si è diffusa solo pochi giorni
fa.
“Come genitori - si legge nella petizione che sta raccogliendo le firme - dovremmo cercare altri nidi lontani dal lavoro e dal quartiere e
difficilmente potremmo trovare posto in altre strutture pubbliche o
private. Infatti la nota da parte della corte di appello ci è stata
comunicata solamente a fine giugno, negandoci così la possibilità di
riuscire a organizzarci in tempo. Le graduatorie dei nidi comunali sono
ormai chiuse dal 30 aprile, ed anche i nidi privati hanno riempito i
loro posti. Tra l'altro, nell'intero e ampio quartiere di Novoli, per
quanto riguarda i nidi privati, ne esiste solamente un altro oltre a
quello del tribunale”.
Il nido l'isola che (non) c'è
Al tempo dell'inaugurazione nel 2013 Antonietta Fiorillo presidente del
tribunale di sorveglianza raccontava "E' stato un percorso ad ostacoli" Aveva scelto il nome L'isola che (non) c'è perché, spiegava "un
palagiustizia è luogo di sofferenza e i bambini rappresentano la
speranza"
Scade la concessione al gestore del servizio affidata alla
Cooperativa Sociale Gialla. L'11 giugno la corte d'appello di Firenze ha
comunicato di non poter procedere, senza autorizzazione dal ministero
della giustizia, al rinnovo della concessione di servizi per l'infanzia.
E se dal ministro non arriverà una pronta risposta non sarà
possibile né una proroga né un nuovo bando e il nido andrà incontro alla
chiusura dal prossimo primo settembre. Così le famiglie si troveranno senza nido.
Così potrebbe chiudere un servizio che fino a qualche anno fa era considerato un'importante supporto per le politiche di conciliazione.
E ora? Che fare?
Laura Branca