I nidi a Rimini? Sempre più privati. Parola a Fabio Pazzaglia

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A Rimini le cose cambiano. Fanalino di coda l'offerta dei servizi educativi in Emilia Romagna, oggi la città vanta un buon numero di servizi avendo aperto nuove strutture. Nell'elenco del comune ne contiamo 11, comprese due che offrono classi dette "cerniera". A prima vista le cose vanno bene e meglio che in tante città. Ma solo in apparenza. Anche qui le iscrizioni si accorciano e c'è chi si oppone al sistema. Per capire meglio la situazione abbiamo incontrato il consigliere d'opposizione Fabio Pazzaglia che da anni denuncia l'operato della giunta.

Cosa c'è che non va?
Chiariamo che ho un punto di vista molto soggettivo e particolare. Io sono per la gestione diretta del sistema. Pur non avendo nulla contro il privato che opera nel settore credo che i nidi dovrebbero essere garantiti dal pubblico. Invece a Rimini sta imboccando la strada dell'estenalizzazione e lo sta facendo con grande slancio.
Quanti sono ad oggi i nidi in convenzione?
Due nuove strutture sono state affidate ad ASP. E' il risultato di una mediazione tra la maggioranza che voleva mettere i servizi in mano ai privati e alcuni membri del consiglio. Oggi i servizi sono gestiti da ASP azienda partecipata che per il 98% è in mano al comune di Rimini e per il 2% a quello di Bellaria.
Quinid cosa c'è che non va?
Intanto che il personale impiegato è stato assunto da ASP e non dal comune. Le educatrici avevano però vinto un concorso pubblico, erano in graduatoria e si attendenvano un contratto da parte del comune e non da ASP. Poi non va bene che alcune sezioni pubbliche siano state appaltate ai privati. Il Comune dovrebbe gestire direttamente le proprie sezioni.
Ci sono difficoltà con la gestione di diversi contratti nel medesimo posto di lavoro?
Ci sono state e non solo tra le educatrici. In quasi cinque anni la giunta del PD ha appaltato a pezzi il sistema: le pulizie, le cuoche poi le educatrici. Oggi convivono fianco a fianco, lavoratori  con diritti e salari diversi pur avando le medesime mansioni e responsabiltà. E questo crea diseguaglianza. Tra breve ci saranno le elezioni e la giunta ha già detto chiaramente che vuole continuare su questa strada: esternalizzazione al privato.
E lei invece cosa propone?
Io sono in una lista civica Fare in Comune e ad oggi non so se mi riprenseterò. E' stato un bel lavoro di opposizione questo che ho svolto in cinque anni e siamo riusciti ad ottenere belle soddisfazioni. Continueremo così fino alla fine del mandato e poi si vedrà.