Scuola d’infanzia: meglio la scuola comunale o la scuola statale?















Cronaca Bambina Come scegliere la scuola migliore per i nostri bambini? Sarà meglio la scuola statale o la scuola comune? E quali sono le differenze? Facciamo un piccolo approfondimento. 



La scuola d’infanzia Statale

Partiamo col dire che la scuola d'infanzia statale nasce nel '68 con la legge 444/68. Allora si chiamava "materna" ed esisteva da molto tempo prima. Dall’ottocento circa ed erano più che altro scuole per bambini bisognosi e venivano gestiti dai religiosi. Le scuola materne comunali, anticipano le scuole dello Stato e aprono all’inizio del ‘900 e si affiancano ai privati. Ancora oggi le tre gestioni convivono.


Scuole d’infanzia paritarie, scuole d’infanzia statali

Le scuole dell'infanzia si dividono in due macro aeree: da un lato troviamo le scuole statali dall’altro le scuole paritarie (legge 62/2000). Queste ultime comprendono sia le scuole comunali che le scuole private accreditate. Tutte le scuole, paritarie e statali, devono rispondere ad alcuni criteri dettati da linee guida statali. (Leggi qui)


Calendario: giorni e orari

Il calendario di apertura sono dettati dalle Regioni e sono differenti. L’apertura per entrambe le scuole è fissata  tra gli inizi di settembre e la metà, mentre la chiusura, è stabilita al 30 giugno per le scuole comunali e a metà giungo per le statali. Per gli orari le cose si complicano. Di norma, possiamo dire che le scuole statali chiudono circa alle 16,30. Le scuole comunali, pur variando da città a città, hanno orari più ampli, fino alle 17,30. In quasi tutte le scuole oggi l’orario si può estendere con prolungamento in uscita e in ingresso. Il servizio pre e post scuola è gestito da soggetti privati. Le scuole statali possono chiudere durante le votazioni se sono scuole di seggio.


Rette e scuola

La scuola statale è pubblica e gratuita. La scuola d’infanzia comunale è pubblica ma non è detto che sia sempre gratuita. In entrambe le scuole si paga il servizio mensa e il prolungamento d'orario. Il costo varia dal contesto e si calcola in base all’isee, documento, da presentare durante l’iscrizione.


La Scuola e la mensa 

Un tempo era frequente che le scuole d’infanzia comunali garantissero, come al nido, la cucina interna. Oggi la maggior parte delle scuole si avvalgono del pasto cucinato da centri  esterni.


Scuole d'infanzia comunali a Bologna

La città ha una storia particolare e di eccellenza. Le prime scuole d’infanzia comunali si aprono qui agli inizi del '900 per volere del Sindaco Francesco Zanardi e dall'assessore Mario Longhena. Fecero un grandissimo l'investimento sulla scuola in generale e sulle prime scuole d'infanzia. Fino a qualche anno fa le differenze tra scuole comunali e scuole statali potevano essere anche qualitativamente notevoli. Oggi le differenze si stanno assottigliate sempre più. Dal 2004 a Bologna tutte le scuole, statali e paritarie, si avvalgono di un coordinamento pedagogico, quindi della supervisione di un pedagogista che valuta e indirizza l’anno scolastico. La situazione in numeri è questa: 67 gestite dal comune, 29 dallo stato e 29 private di queste ultime, 9 sono a private laiche, le restanti sono religiose. Da quest’anno il comune di Bologna ha inserito nel sito una mappatura delle scuole secondo il quartiere. 

Lo scenario nazionale

 Bologna, Milano, Pistoia e Trieste sono le solo città ad avere oltre al 60% di scuole a gestione comunale. Sul territorio nazionale le tendenze sono altre. Per semplificare diciamo che al sud le scuole dell'infanzia sono quasi sempre a gestione statale. Nel complesso l'Italia risponde alla richiesta in materia posti scuole dell'infanzia sono oltre il 95%. Un buon risultato anche rispetto agli standar Europei. 

Laura Branca 

 

 

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