Cosa cambia nei nidi? Parola alla senatrice Puglisi

 

Intervista. Continuiamo con il nostro approfondimento sulla legge che avvia definitivamente un percorso educativo 0-6.  L'approvazione dei decreti legge 107 consente ai nidi di entrare nel mondo della scuola. Oggi abbiamo incontrato la Senatrice Francesca Puglisi che da anni si batte per questo cambiamento. L'approvazione del decreto legge non era affatto scontato, ha avuto parecchi ostacoli tra rinvii, ricorsi e sentenze. Vediamo di capire insieme a che punto siamo e come si intende procedere.

Il decreto legge è stato approvato con ritardi e mutazioni in corso d'opera. Ci sono oppositori politici?
Non mi pare di vedere dei particolari oppositori. Mi pare piuttosto che sia stata approvata una legge molto attesa. La prossima settimana inizieremo la discussione alla camera, si avvia un momento di confronto in cui verificheremo se ci sono opposizioni.
I limiti di spesa per le rette dei nidi, fissati al 20%, oggi vengono meno nel testo di legge. C'è la possibilità che le rette aumentino ulteriormente?
No, nessun aumento. Non abbiamo potuto inserire dei limiti, per questioni pratiche. Il giudizio emesso della Consulta, sulla recente sentenza avviata dalla regione Puglia, contro il testo della Buona Scuola, non l'ha permesso.
E quindi?
E quindi i criteri organizzativi e gestionali non potranno essere definiti esclusivamente dallo Stato. Sono rinviati ad un accordo tra Regioni e Stato. Un rinvio dovuto anche alla bocciatura del referendum. Vorrei ricordare che solo nel 2014, lo Stato, ha elargito 100 MLN a favore dei servizi educativi 0-3, soldi che non sono mai arrivati ai comuni, ma si sono fermati alle regioni.
Oggi esiste già un fondo statale per incrementare i nidi al sud. Un fondo gestito direttamente dallo Stato che ha prodotto risultati incerti e scarsi. C'è la volontà di intervenire? Come?
Questa è un'altra grande battaglia che ci aspetta. Unire i mille rivolti di economie spezzettate per convogliarli  sotto la direzione di un unico Fondo Nazionale. Solo così potremmo creare una governance forte che ci dia garanzie e risultati.
Le tante insegnati iscritte alle graduatorie (GAe) aspettano di capire che fine faranno?
Per loro ci sono due buone notizie. Abbiamo avviato il pensionamento anticipato di tre anni, per molte insegnati.  L'altra buona notizia è che nella 107 si mette mano, alla tabella 1, senza entrare nel dettaglio, ciò che è importante sapere è che queste due azioni sbloccheranno tanti posti di lavoro.
Quanti?
Oggi non sappiamo ancora i numeri.
Infine. I servizi  a domicilio rientrano tra i servizi integrativi nel testo di legge. Cosa significa: che le tages mutter sono al pari dei nidi?
Direi il contrario. Anche i servizi domiciliari, che rimango altro rispetto ai nidi, avranno l'onere di avere personale qualificato e formato. Finalmente abbiamo messo in pensione il vecchio concetto che qualunque mamma possa accudire i bambini, anche senza avere competenze e essere formata a dovere.