Parma celebra le famiglie. Parma esclude mille bimbi














Cronaca Bambina. C’è qualcosa che non torna nei numeri. Parma è comune che può vantare una storia importante per i nidi e le scuole d’infanzia. Eppure quest’anno i bambini in lista d’attesa sono mille. Quelli accolti circa 1800. La graduatoria è stata pubblicata ieri e la cifra, non c’è che dire, è importante.
I bambini fuori si distribuiscono così: seicento sono rimasti fuori dall’infanzia e oltre 400 dal nido. Insomma nonostante i nuovi poli ZeroSei, che avrebbero dovuto ampliare anche l’offerta, (leggi qui) i servizi e le scuole guidati della giunta Pizzarotti non riescono a soddisfare le necessità dei suoi genitori.
Parma in numeri
I posti alla scuola d’infanzia sono 1.099 mentre al nido se ne contano 831. Chi è rimasto fuori è quasi la metà del totale dei posti offerti. Una lunga fila. In questi anni le proteste dei genitori sono state tante. E se è vero che la giunta prima di quella di Pizzarotti ha lasciato un buco in bilancio, che assomigliava ad una vera voragine, è anche vero che a Parma sono arrivati nuovi finanziamenti, per nidi e scuole, da parte dello Stato.
Parma e la famiglia
Dal quotidiano locale Parma Quotidiano apprendiamo anche che in questi giorni in città si è inaugurata la mostra Famiglie. Si tratta di un’esposizione fotografica dedicata alle famiglie arcobaleno. E mente si celebrano le famiglie in tutte le sue forme e composizioni, si toglie alle famiglie, non accogliendo i loro figli nei servizi. Pare davvero una parata “vecchio stile” come quando Benito Mussolini recitava, dagli altoparlanti piazzati in tutte le piazza dei paesi, la poesia sul pane che ne celebrava l’importanza. Sempre Mussolini qualche giorno dopo dimezzava la porzione del pane per ogni famiglia. Insomma i tempi cambiano, la politica cambia, la comunicazione anche, ma non la propaganda rimane un sistema sempre e usato.