Solo un bambino su 4 frequenta l'asilo. Parola di Aldo Fortunati












Cronaca Bambina “Un bambino su quattro frequenta l’asilo nido”. Questi sono i dati confermati da Aldo Fortunati, direttore dell’area educativa dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, struttura che per conto del governo nazionale si occupa di monitorare e studiare le politiche dell’infanzia. Lo conferma durante il convegno ‘Narrare le infanzie’ organizzato dal Gruppo Nazionale Nidi a Palermo, concluso nella giornata di ieri. 



Aldo Fortunati spiega: “Abbiamo appena completato il monitoraggio del sistema nazionale dei servizi per i bambini e le bambine da zero e sei anni. Uno studio che evidenzia che, in media, solo un bambino su quattro frequenta un nido. Inoltre, la situazione nella fascia 0-3 è molto diversificata nel Paese. In alcune regioni del centro-nord un bambino su tre va al nido mentre nel meridione meno di uno su dieci ha la stessa opportunità. Bisogna lavorare per creare un sistema diffuso ed equilibrato in tutta Italia. Un diritto di tutti i bambini e di tutte le bambine non può essere condizionato dal luogo in cui si nasce. Speriamo che i nostri dati aggiornati servano a costruire l’attuazione equilibrata della riforma di questo settore educativo”.

I dati e le differenze Questi rapporti numerici non coincidono affatto con i numeri di recente presentati dall'Ue che invece indicavano la diffusione dei servizi educativi con un rapporto di 1 a 3. Obiettivi fissato nel trattato di Lisbona nel 2010. (Leggi qui)  


Il video di Palermo La città di Palermo ha presento  i suoi servizi, nidi, scuole d'infanzia e sezioni primavera,  in un video della durata di circa 10'. Qui genitori,  educatori e pedagogisti hanno narrato i servizi e presentato le specificità che li caratterizzano come: l'orto, il nido multietnico, la scuola dei laboratori artistici ecc    

Nice Terzi presidente del Gruppo Nazionale Nidi e infanzia a conclusione dei tre giorni conclude: “Siamo molto contenti della massiccia partecipazione all’evento che ha superato tutte le nostre aspettative. Ieri, giorno di apertura del convegno, è stato molto interessante ascoltare il confronto tra i servizi educativi offerti dalla città di Palermo e quelli di Milano. Oggi abbiamo esaminato anche i modelli organizzativi di Torino e Bologna in uno scambio di esperienze e riflessioni molto utile. Palermo città dell’accoglienza è un esempio per tutti noi ed è per questo che abbiamo scelto di tenere il nostro XXI convegno biennale proprio qui”.