Le diseguaglianze dei bambini

 








Pensieri e parole... Oggi sul La Stampa c'è un articolo interessante sull'infanzia. Sono i Garanti dell'infanzia a narrare. Cosa ci raccontano? Poche le novità a dire il vero, ma è sempre bene riportare i dati. Due sono particolarmente eloquenti. Il primo dato: oltre il 32% dei minori è a rischio povertà e esclusione sociale (media superiore a quella EU per oltre 4 punti percentuali). Secondo dato: l'Italia spende la metà degli altri paesi per il welfare destinato all'infanzia. Migriamo ora verso altre pagine e andiamo al quotidiano La Repubblica dove troviamo un'altra notizia interessante. Il quotidiano annuncia e anticipa il festival dell'economia che si terrà a Trento (dodicesima edizione) dal 1 al 4 giungo. Anche quest'anno il festival si concentrerà sulla diseguaglianza. Venerdì 2 giugno saràla sociologa Chiara Saraceno a parlare d'infanzia e diseguaglianze.

La diseguaglianza sta diventando sempre più evidente anche nel nostro paese, dove le famiglie hanno saputo arginare tante derive. I bambini poveri sono figli di genitori poveri, e al sud, dove la famiglia ha sempre retto e tenuto insieme tante cose, pare stia cedendo sotto il peso della fatica e dalla solitudine. In Italia non abbiamo mai puntato davvero sul welfare e ora che il lavoro diventa incerto, ora che i ricchi diventano sempre più ricchi, ora che i poveri sono sempre più numerosi e sempre più poveri, ora che tanti genitori si dividono, sarebbe ora di prendere nuove strade per tentare di uscire da questa situazione. Il rischio è tornare indietro di mezzo secolo e vicini al terzo mondo. Viviamo ancora in uno dei paesi più ricchi del globo. Abbiamo imprenditori sorprendenti che riescono a fare impresa nonostante tutto, abbiamo tantissime associazioni che portano avanti interessi collettivi, abbiamo un sistema sanitario invidiabile, e una scuola, che nonostante tutto, c'è e c'è per tutti... Questa Italia del fare, si scontra con l'Italia della delinquenza, quella pigra e della mentalità criminale. A Napoli gli scorsi giorni si sono uccisi, anche in pieno giorno, 6 persone a colpi di pistola in mezzo alle strade. La notizia era nelle pagine interne dei quotidiani nazionali...
In questo difficile scenario i bambini perdono e pare non abbiano diritti, sopratutto se poveri, sopratutto se hanno più bisogno. 
Manca una buona politica democratica e condivisa che guidi il paese oltre.... Indro Montanelli in un'editoriale di tanti anni fa, aprì il giornale con la foto del celebre balcone di palazzo Venezia a Roma. Era vuoto. Sotto quel balcone c'era una folla oceanica. Qualcuno si affaccerà. A quei tempi si pensava a Silvio Berlusconi. Montanelli avvertiva è il popolo a invocare che qualcuno si affacci e prendere in mano le nostri sorti... forse in fondo, in fondo, a noi italiani, continua a piacere l'idea di un uomo carismatico, che anche in modo non troppo democratico, ci guidi. Anche le diseguaglianze aspettano una guida. Personalmente mi auguro che la guida sia condivisa e allargata, magari a quella piccola minoranza di politici onesti che esiste e che purtroppo non fa mai notizia. Sarebbe bello per i bambini e per tutti noi tutti capire che non c'è un salvatore, un uomo forte che ci salva, ma dobbiamo fare insieme, ognuno quel che può, nel quotidiano.