2 marzo, il panino sdoganato?

Lo sciopero dei dipendenti Seribo può dirsi completamente riuscito: l'adesione dei lavoratori addetti alla preparazione e allo scodellamento dei pasti ha raggiunto il 93%. La protesta è stata messa in atto contro la volontà della giunta di liquidare la partecipata che gestisce il servizio di refezione scolastica per poi procedere alla privatizzazione del servizio.
In occasione dello sciopero nelle scuole è stato fornito un pasto alternativo, ma non tutti i bambini lo hanno avuto: le diete speciali, ad eccezione di quelle vegetariane e senza maiale non sono state garantite. A farne le spese sono stati i bambini celiaci e quelli intolleranti o allergici a cui è stato  permesso di portare il pasto da casa. In questa falla del servizio sembra però risiedere una sorta di sdoganamento della possibilità di consumare in classe, insieme ai compagni, un pasto differente da quello offerto dal servizio di refezione scolastica. Questa almeno è la tesi sostenuta dall'Osservatorio cittadino Mense scolastiche.  Per l'organizzazione dei genitori ieri è caduta " la foglia di fico della possibile contaminazione tra pasto fornito dal gestore del servizio e cibo portato da casa". Insomma per i genitori dopo quanto accaduto ieri il pasto portato da casa non potrà più essere negato neppure quando a mobilitarsi saranno le famiglie, come in città è già accaduto due volte.  Peri i genitori dell'osservatorio  la giornata di ieri può essere considerata " uno spartiacque" che ha definitivamente archiviato " le questioni sanitarie" legate alla contaminazione del cibo portato da casa con quello della mensa, motivazione che ha fatto discutere in occasione dei precedenti "scioperi del panino".
La privatizzazione del servizio di refezione scolastica è destinata ad aprire un periodo caldo sul fronte mense e non è escluso che lavoratori e genitori si mobilitino ancora. Per questo motivo l'Osservatorio ha chiesto che venga reso pubblico al più presto "un documento in cui siano chiaramente elencate le caratteristiche di ogni situazione prevedibile". In altri termini i genitori chiedono che venga messa nero su bianco, una volta per tutte, la possibilità, in occasioni che esulano l'ordinario, di poter fornire ai bimbi un panino o un pasto preparato a casa. Questo eviterebbe le scene, a volte tragicomiche, a cui si è assistito in passato dovute alla "libera interpretazione" , variabile da scuola a scuola, delle indicazioni fornite da amministrazione e Seribo.  " D'ora in poi - si legge nel comunicato dell'Ossrvatorio - quando una mobilitazione dei genitori sarà ufficialmente proclamata, sarà possibile il panino per tutti, senza se e senza ma".
Intanto la macchina dell'Ossrvatorio non si ferma e il 10 marzo alle 20,30 presso il centro Frasinetti ( via Andreini 18) ci sarà una nuova assemblea dei genitori. Tanti i temi da discutere: dal nuovo bando di gara agli assaggi, dalla riscossione del "credito etico" alle azioni congiunte con i lavoratori.