Toscana. Daniela Lastri è stata assessore della scuola di Firenze per 10 anni. Oggi è consigliera in regione Toscana, mastica pane e politica da anni, e da anni si interessa e impegna sui temi della scuola e delle disparità di genere. E' stata tra i fondatori del Partito democratico, eppure di recente, ha annunciato la sua auto-esclusione dal partito. L'abbiamo incontrata per commentare le attuali politiche sui servizi portate avanti in regione, ma anche di quelle di Firenze e del vicesindaco Cristina Giachi.
E'
stata assessore alla scuola per due mandati a Firenze tra il '99 e il
2009. In questi anni i nidi e i servizi educativi in generale, hanno
avuto un forte incremento di diffusione, da 1500 posti si è passati
a quasi 3000. Un'espansione che ha rispettato la qualità?
Sicuramente
si, abbiamo incrementato l'offerta di servizi a gestione diretta e
quelli alternativi a gestione indiretta, ma comunque dentro il
sistema pubblico. Dal 2009 in poi la situazione è molto cambiata
anche a livello nazionale. Non ci sono state più risorse statali. Si
è aperto molto al privato. Parliamoci chiaro: mantenere la qualità
e risparmiare è davvero difficile e non sempre possibile. Lo
sviluppo dei servizi con il privato sociale ha dato nuovo slancio
all’espansione. Dovevamo aumentare l’offerta per contrastare le
liste d’attesa. Si possono contenere i costi, ma non più di tanto,
altrimenti si mette in discussione la qualità e si incide sugli
stipendi dei lavoratori.
Come
vede la scelta dell'attuale giunta di affidare i pomeriggi ai
privati?
Sulla
scuola dell’infanzia sono contraria.
Ma
quando fu assessore non fece lo stesso per i nidi?
I
nidi sono ancora, purtroppo, servizi a domanda individuale non sono
scuola. E comunque fu fatta una sperimentazione che serviva ad
espandere il servizio e il personale era tutto gestito e formato dal
comune. Non c’era una separazione delle attività tra mattino e
pomeriggio e la sperimentazione durò 4 anni e fu interrotta
perché non funzionava la doppia presenza.
Perché
ciò che non va bene per le scuole va bene per i nidi?
Perché
la scuola dell’infanzia è scuola vera e la scuola la fai solo con
insegnanti non con servizi educativi complementari, non con miscugli
tra progetto educativo e dopo-scuola assistenziale di antica memoria.
Se un comune ha difficoltà sulla gestione diretta delle scuole non
deve aprire al privato, ma promuovere la statalizzazione.
Cosa
pensa del ddl che prevede un'unione del tratto educativo 0-6?
Quando
vedrò le coperture economiche ne riparleremo. Comunque c'è del
positivo, si riconoscono i nidi come diritto, facendoli uscire dalla
loro condizione di cenerentola del sistema. Vedo però molte cose da
definire con attenzione: intanto i titoli di studio e i contratti dei
lavoratori che non sono definiti.
A
proposito di contratti: se i pomeriggi delle scuole dovessero essere
gestiti dal privato, i lavoratori avrebbero tre diverse
tipologie di contratto: scuola, enti locali alla mattina e il
contratto del privato per il pomeriggio. Quindi...?
Quindi
è un gran pasticcio. Non si può far svolgere lo stesso lavoro con
stipendi diversi. Si creano lavoratori di serie A e B e come
potrebbero collaborare serenamente? E poi ci sono tante cose che non
riesco a spiegarmi..
Ad
esempio?
L'assessore
ha dichiarato dei pensionamenti che non poteva prevedere e non sa
come rimpiazzare: come fosse una sorpresa...l'amministrazione
queste cose le conosce con anticipo!
Quindi
è una scusa per appaltare?
Si.
Ma un'amministrazione seria e Firenze lo è e molto, conosce in
anticipo questi dati. Non sono una sorpresa i pensionamenti.
Passiamo
alla sua storia consigliera: ha deciso di non ricandidarsi con il PD
alle prossime elezioni perché non più concorde con le politiche
dell'attuale governo. E quindi? Va in pensione?
No,
assolutamente no. Continuerò a fare politica attiva, ma non la farò
nel PD.
In
un altro partito?
No
al momento no, ma credo che oggi ci sia bisogno di rappresentare
tanti cittadini di sinistra che non si riconoscono nel Pd e che hanno
perso fiducia nel sistema. Penso che in tanti oggi non trovano un
partito da votare e chi li rappresenti. Landini ha portato in piazza
tante persone nelle ultime manifestazioni. Quelle persone hanno
bisogno di rappresentanza.
Pensa ad un altro partito con Landini?
Non
lo escludo. Comunque ad un nuovo soggetto politico.